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Volgare”, "Non fu truffa". Cosa è successo tra il Codacons e Fedez

Le parti da anni si scontrano nei tribunali con esiti che talvolta premiano uno e talvolta l'altro. In questi giorni è tornato alla ribalta lo scontro del 2020 sulla raccolta fondi per il Covid

“Volgare”, "Non fu truffa". Cosa è successo tra il Codacons e Fedez

Quello tra il Codacons e Fedez è uno scontro che sembra destinato a non avere una fine. Le parti da anni si scontrano nei tribunali con esiti che talvolta premiano uno e talvolta l'altro. In questi giorni è tornato alla ribalta lo scontro del 2020, quando il Codacons e Fedez si scontrarono sulle raccolte fondi per il Covid. In piena pandemia, infatti, la querelle tra le parti si è accesa perché l'associazione dei consumatori ha presentato un esposto contro la piattaforma Gofundme, perché a detta del Codacons non era stata specificata dalla stessa la procedura per disattivare la procedura automatica di versamento di una commissione del 10%. La segnalazione del Codacons, per altro, venne accolta e la piattaforma fu costretta a modificare il sistema.

Respinta la richiesta di risarcimento del Codacons

Sentendosi colpito dall'attacco del Codacons, Fedez iniziò la sua battaglia personale contro il Codacons con una serie di interventi social piuttosto animati, che scatenarono una cosiddetta "shitstorm" contro l'associazione dei consumatori, accusata dal rapper, tra le altre cose, di truffa per un banner di raccolta fondi. Il Codacons e Carlo Rienzi a quel punto decisero di agire legalmente contro Fedez, chiedendo un risarcimento al cantante per una somma pari a 730mila euro per quelli che dal Codacons vennero considerati insulti. Tuttavia, il giudice ha rigettato la domanda del Codacons, in quanto è stato riconosciuto a Fedez il diritto di critica. Per questi motivi, l'associazione dei consumatori è ora tenuta al pagamento delle spese legali.

"All'interno di un canale social gestito da un personaggio pubblico di tale natura, ove abitualmente è in uso un linguaggio informale, si adoperano immagini ad effetto, le espressioni utilizzate, proprio perché volutamente eccessive - perdono in certo senso di potenza, e conseguentemente la loro portata offensiva affievolisce", si legge nella sentenza del giudice della XVIII sezione civile, Cecilia Pratesi. Veemente la reazione di Fedez: "Vi ricordate il Codacons che mi aveva denunciato e chiesto il risarcimento danni per oltre un milione di euro? Ecco, il tribunale ha detto 'col caz*', e ha condannato il Codacons al pagamento delle spese legali, 20mila euro".

Il giudice dà ragione al Codacons: non ci fu truffa

Ma non è finita qui. Perché oggi è arrivata una seconda sentenza, che questa volta premia il Codacons. Infatti, il rapper non aveva accusato di truffa il Codacons solamente sui social ma era andato oltre, presentando formalmente presso le autorità preposte una denuncia. Con una sentenza firmata dal Giudice Tomei, quella denuncia è stata rigettata riconoscendo la piena legittimità dell'iniziativa Codacons, sostenendo nell'ordinanza di archiviazione che"il banner incriminato solo ad un lettore disattento poteva apparire ambiguo e fuorviante". Infatti, come si legge nella sentenza, "dalla lettura del sito e degli approfondimenti dell'iniziativa del Codacons descritti nei link collegati emergeva con sufficiente chiarezza che quei fondi servivano a supportare l'azione della Associazione e, nel raggiungimento di scopi, di pubblico interesse, a tutela di tutti i consumatori".

La battaglia ora si fa più dura, perché se da un lato il giudice ha rigettato la richiesta danni del Codacons, perché quanto detto da lui sulle sue storie non ha alcun valore, dall'altra rigetta la denuncia del rapper perché l'associazione dei consumatori non ha effettivamente agito in mala fede e la sua raccolta era ben condotta. Dura la replica dell'associazione che, con la ragione giudiziale dalla sua parte, ha dichiarato: "Ora Fedez non solo sarà denunciato per calunnia e dovrà affrontare un nuovo procedimento penale, ma rischia di essere escluso dal prossimo festival di Sanremo.

Stiamo infatti per presentare una istanza alla Rai in cui si chiede, anche alla luce delle ultime gravi vicende che hanno visto coinvolto il rapper, di non consentire la sua partecipazione in qualsiasi forma alla kermesse canora".

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