Personaggi

“Non gliene fregava niente…”. Marcell Jacobs al veleno contro Fedez

Marcell Jacobs è stato sotto contratto con l'agenzia di management di Fedez ma tra i due è finita: "Ho vinto a Tokyo e mi hanno scritto 24 ore dopo"

“Non gliene fregava niente…”. Marcell Jacobs al veleno contro Fedez

Marcell Jacobs vuole diventare famoso. Questa non è certo una novità. Ma in un'intervista a La Stampa ha dichiarato che vuole essere "conosciuto all'estero come Vale", in cui "Vale" sta per Valentino Rossi. Obiettivo ambizioso per l'atleta, che per raggiungere questo traguardo sta cercando un sistema manageriale capace di rappresentarlo. Tuttavia, questa non sembra un'impresa così facile, considerando che negli ultimi anni Marcell Jacobs ha cambiato numerose agenzie, passando anche per quella di Fedez, dalla quale ha divorziato.

È stato lui stesso a dichiararne i motivi, o meglio, i motivi dal suo punto di vista, perché Fedez non ha ancora replicato all'intervista rilasciata da Marcell Jacobs e forse nemmeno lo farà. "Nel 2018 mi sono affidato alla società di Fedez, mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità ma lì non hanno mai sviluppato un progetto", ha detto l'atleta campione olimpico a Tokyo. La visibilità di riflesso non è mai la strada migliore per avere popolarità e, come ha ben capito lo stesso Jacobs, non è un'equazione sempre esatta quella che vuole che basta stare nel cono di luce di una persona molto popolare per esserlo di conseguenza.

L'esperienza con l'agenzia di Fedez ha molto deluso le aspettative di Marcell Jacobs: "Me li aspettavo pronti al risultato invece ho vinto a Tokyo e mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente. Per contrasto, quando mi sono trovato davanti a persone che promettevano soldi e numeri mi sono affidato. In qualche mese ho realizzato che mi raccontavano come non sono. C'era poca trasparenza".

Prima di Fedez, la gestione dell'immagine dell'atleta della Polizia di Stato era curata da sua madre ma questa amministrazione così casalinga era ovvio che non potesse andare lontano. "Tutti noi sapevamo che mia madre non poteva essere la persona che mi chiude i contratti, ma mi serviva risistemare l’assetto con persone fidate al cento per cento", ha detto Jacobs che ora sembra aver trovato la sua strada con un nuovo management: "Non mi ha promesso numeri, mi ha dato una visione internazionale.

Con loro si parla di collaborazioni a lungo termine, per il post atletica".

Commenti