A ospitare la camera ardente per Ornella Vanoni, deceduta nella serata di venerdì 21 novembre, sarà il Piccolo Teatro Grassi in via Rovello a Milano, come annunciato qualche minuto fa a RaiNews 24 e sui social network dall'assessore alla Cultura del capoluogo meneghino Tommaso Sacchi.
Chiunque voglia rivolgere un ultimo saluto alla celebre e amatissima cantante potrà farlo sia nella giornata di domani, domenica 23 novembre, dalle ore 10.00 alle 14.00, che lunedì mattina dalle 10.00 fino alle 13.00. Le soluzioni messe a disposizione dall'amministrazione comunale erano due, ovvero Palazzo Marino e, per l'appunto, il Piccolo Teatro Grassi: alla fine ha prevalso la seconda opzione, probabilmente anche per celebrare lo stretto legame dell'artista con il luogo sul palco del quale, nel 1956, aveva debuttato nel ruolo di attrice in "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello.
Sulla base degli orari della camera ardente è possibile ipotizzare che le esequie si svolgeranno durante il pomeriggio del prossimo lunedì 24 novembre, ma al momento non è stata diramata alcuna comunicazione ufficiale. E proprio a proposito del suo funerale, la Vanoni aveva parlato nel corso di un'ospitata a Che Tempo Che Fa, spiegando alcuni dettagli pur con quella punta di ironia che l'ha sempre contraddistinta."Adesso scelgo il vestito, la bara deve costare poco perché voglio essere bruciata", spiegava l'artista milanese al conduttore, "poi buttatemi in mare, quello che vi pare... Mi piacerebbe Venezia, fate come volete". "Il vestito ce l'ho, è di Dior, e fa bella figura", aggiungeva ancora, "e poi ho chiesto a Paolo Fresu di suonare durante il funerale".
La cantante, appena un anno fa in occasione del novantesimo compleanno, aveva chiesto al sindaco Sala di essere ricordata in modo semplice."Il teatro Lirico l'hanno dedicato a Gaber, le due sedi del Piccolo a Strehler e a Grassi, la Palazzina Liberty a Fo e a Rame, lo Studio alla Melato. Per me non è rimasto niente", aveva ironizzato la Vanoni durante la chiacchierata con il Corriere della Sera.
"Per questo rivolgo un appello al sindaco Sala: mi dedichi un’aiuola in centro", aveva aggiunto, "ma la voglio da viva, adesso. 'Aiuola Ornella Vanoni', manutenuta da lei. Me ne prenderei cura di persona. Pianterei fiori e pomodori".