Pandoro, ora la Ferragni rischia grosso: si profila il reato di truffa

Sul caso Ferragni, la Guardia di finanza ha consegnato annotazioni nuove alla procura che potrebbero cambiare le carte in tavola nell'inchiesta

Pandoro, ora la Ferragni rischia grosso: si profila il reato di truffa
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La Guardia di finanza di Milano ha consegnato alla procura di Milano un'annotazione relativa al caso Balocco che vede coinvolta Chiara Ferragni. Da quanto si apprende, i baschi verdi hanno consegnato al procuratore Eugenio Fusco più allegati rispetto alla vendita dei pandoro e partendo da quanto già acquisito dall'Antitrust, con anche l'acquisizione degli scambi di mail tra il gruppo dolciario e le società ricondicibili all'influencer, ci sarebbero degli aspetti che hanno catturato l'attenzione degli inquirenti e che potrebbero far cambiare le carte in tavola.

Infatti, stando ai nuovi elementi, potrebbe configurarsi ora il reato di truffa. Tra le possibilità, c'è quella di ipotizzare il reato di truffa aggravato dellla "minorata difesa". La possibilità dell'aggravante potrebbe essere avanzata anche senza querela. In queste ore gli uomini della Guardia di finanza si trovano nell'azienda dolciaria di Fossano per acquisire nuovi atti in merito all'inchiesta, in particolare mail e documentazione relativa all'accordo. Le procure che hanno aperto i fascicoli sul caso Balocco nelle prossime ore potrebbero già inviare il materiale a Milano, che pare sia stata indicata come procura di competenza. Ed è lì che nei prossimi giorni Ferragni potrebbe essere convocata per fornire la sua versione dei fatti sul caso. La stessa comunicazione potrebbe essere recapitata anche ai vertici di Balocco.

Al centro dell'attenzione della procura c'è la campagna pubblicitaria relativa alla vendita dei pandori "Pink Christmas". Il nodo della questione è la beneficenza: a differenza rispetto di quanto è stato fatto credere ai consumatori, infatti, le vendite del prodotto non erano in alcun modo legate al versamento per l'ospedale Regina Margherita di Torino. Balocco ha effettuato la donazione per i bambini oncologici a maggio 2022, sei mesi prima che partisse l'operazione commerciale. Ma nel comunicato stampa diramato a novembre era stato messo nero su bianco che le vendite sarebbero state in parte destinate alla beneficenza.

Già nelle prossime ore, il fascicolo aperto presso la procura di Milano potrebbe cambiare e passare da modello 45, senza ipotesi di reato e contro ignoti, alla nuova formulazione. Inizialmente, l'ipotesi di un reato di truffa era stato escluso dalla procura, che sembrava propendere per la frode in commercio, penalmente meno rilevante. Tuttavia, lo scambio di mail acquisito dalla Guardia di finanza sembrerebbe avallare il reato di truffa.

Intanto, dopo aver provato a riaffacciarsi su Instagram per sondare il terreno coi follower, Ferragni sembra aver di nuovo tirato i remi in barca. Le ultime storie, come da copione, sono insieme ai figli, un sistema collaudato per sensibilizzare i follower e spostare l'attenzione, ma da ieri pomeriggio l'influencer è tornata nell'ombra. Tra lei e il marito sembra esserci stata una staffetta social per non influenzare i report di gradimento, quindi ora che è sparita lei, potrebbe tornare lui.

Nelle storie di Ferragni, Fedez non è mai apparso nemmeno per errore: l'influencer si è concentrata sui figli, usando la leva della tenerezza come sempre accaduto in passato ma, stavolta, la strategia non sembra aver fatto presa.

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