"Bisogna vietarlo per legge". Dj Ringo scatenato su trapper e autotune

La dichiarazione più pungente della settimana è di Dj Ringo, che è entrato a gamba tesa nella polemica scatenata da Bersani sui trapper e l'autotune

"Bisogna vietarlo per legge". Dj Ringo scatenato su trapper e autotune
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Sono il fenomeno degli ultimi anni, ma sono anche al centro di decine di polemiche. Parliamo dei trapper, che dominano la scena musicale italiana grazie ai social e agli streaming ma non convincono grandi artisti italiani e addetti ai lavori. Laura Pausini lo aveva detto in tempi non sospetti (era aprile). "Adesso cantano cani e porci. Mia figlia mi ha messo dei pezzi e mi ha detto ‘senti che bella questa qui’. Così io le ho detto ‘ma secondo te questo sa cantare? No, perché guarda che qui è tutto autotune". Poi lo ha ribadito di recente Samuele Bersani riferendosi a Sfera Ebbasta, che senza autotune ha stonato durante un concerto e ora lo dice anche Dj Ringo: "Ognuno fa la musica che vuole, se poi parliamo di qualità le cose cambiano". E un cambiamento vero, profondo, lui sarebbe pronto a proporlo.

Intervistato dal settimanale Novella2000, il direttore creativo di Virgin Radio ha parlato dei trapper come di "pseudo-artisti" sfruttati dalle case discografiche perché "fanno numero, mica altro". Senza fare nomi - ma la maggior parte sono noti; quindi, non si fa fatica a inquadrarli - Ringo ha inquadrato la categoria senza andarci morbido: "Non sono preparati, non hanno talento e non sono interessati a imparare, tanto fanno i pezzi con l'autotune". Ed è proprio il caso di dire che il fine non giustifica il mezzo: "L'autotune è anche utile peccato che viene usato per camuffare il vuoto". Cantano cani e porci, appunto. Pausini docet.

Così Dj Ringo ha puntato dritto al sodo. Se di trapper non se ne salva neanche uno, tanto vale eliminare genere. "Andrei in Parlamento a proporre una petizione per vietare questo tipo di musica in Italia", ha detto attraverso le pagine di Novella2000 il deejay, che di musica - e di rock - se ne intende: "Chi vuole fare il cantante dovrebbe saper cantare e scrivere testi decenti, invece i discografici sguazzano nel sistema facile e di bassa qualità".

Ma la soluzione a tanta mediocrità qual è? La più semplice, "fare divulgazione" di musica con la "m" maiuscola, perché le nuove generazioni conoscano e comprendano la storia della musica italiana ma non solo: "De Andrè, Graziani, Bennato e mille altri, possibile che l'identità sia andata persa?". Possibile, certo. Ma ricordarlo fa pensare che c'è ancora speranza.

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