
"Stay hungry, stay foolish": come dimenticare il celebre detto conosciuto in tutto il globo di Steve Jobs, il fondatore di Apple, che parlò così nell'Università di Stanford nel 2005 invitando i laureati ad abbracciare questa filosofia mentre intraprendevano il loro nuovo percorso di vita. Avrebbe compiuto 70 anni il 24 febbraio scorso ma nonostante sia scomparso undici anni fa rimane sempre vivo e vegeto il suo ricordo per aver proiettato la tecnologia portatile (smartphone, pc, iPad e tanto altro) nell'era in cui si trova ancora adesso.
L'uomo Jobs
Jobs è cresciuto con genitori adottivi a Cupertino, in California, in quella che oggi è conosciuta come Silicon Valley: sebbene fosse interessato all'ingegneria, le sue passioni giovanili erano varie. Dopo aver abbandonato il Reed College di Portland, in Oregon, accettò un lavoro presso l'Atari Corporation come progettista di videogiochi all'inizio del 1974, risparmiando abbastanza denaro per un pellegrinaggio in India che lo aprì al buddismo. Rientrato nella Silicon Valley nell'autunno del 1974, Jobs contattò l'ex compagno di liceo Stephen Wozniak che lavorava per la Hewlett-Packard Company: fu a quel punto che Wozniak gli raccontò i progressi nella progettazione della scheda logica del suo computer e Jobs non esitò a chiedergli di mettersi in affari insieme. Il sodalizio iniziò dopo che la Hewlett-Packard rifiutò formalmente il progetto di Wozniak nel 1976.
Apple nasce in garage
Il "mito" che divenne realtà: "Apple I" (il nome della scheda logica) fu costruita dentro il garage di famiglia dei Jobs con i soldi ricavati dalla vendita del minibus Volkswagen di Steve e della calcolatrice programmabile di Wozniak. La data simbolo fu quella del 1° aprile 1976 con la nascita della Apple Computer Company: pochi mesi dopo sarebbe arrivato anche "Apple II", un computer con tastiera e un design mai visto in passato. Da qui al successo mondiale il passo fu breve, con la rivoluzione per questo strumento che non diventò soltanto per gli appassionati del settore ma di largo uso quotidiano.
L'impatto con la tecnologia, come detto, è stato unico: con Apple creò iPhone, iPad, iTunes oltre ai MacBook che hanno sempre un enorme successo. Quel logo, la "mela morsicata" ha decisamente cambiato un'era e spinto milioni e milioni di consumatori verso certe tipologie di prodotti.
La vita privata
In molti conoscono principalmente i prodotti Apple, ma Steve Jobs ebbe anche una vita privata: diventato padre da giovane di Lisa Brennan, avuta con la fidanzata dell’epoca, inizialmente non riconobbe la figlia. Nel 1991 convolò a nozze con Laurene Powel e dal quale matrimonio nacquero Reed, Erin ed Eve. Una curiosità che molti non sanno, ma Jobs guidava auto senza targa: una legge californiana dava questa possibilità per un massimo di sei mesi per i proprietari di nuovi mezzi e, una volta scaduti i 180 giorni, cambiava macchina prendendone uno nuovo di comune accordo alla società di leasing.
La malattia
Non è stato fortunato, però, con la salute: nel 2003 alcuni esami misero in luce una forma rara di tumore al pancreas che fu rimosso l'anno successivo. Il 9 gennaio 2009 Jobs disse che soffriva di uno squilibrio ormonale per il quale era in cura e che avrebbe continuato a svolgere le sue mansioni aziendali ma dopo pochi giorni fu costretto a prendersi qualche settimana di malattia per recuperare nel miglior modo possibile.
Nel giugno 2009 il Wall Street Journal riportò che Jobs aveva ricevuto un trapianto di fegato diversi mesi prima. Anche se le condizioni fisiche non sempre gli consentirono di essere in forma come avrebbe voluto, lavorò quasi fino agli ultimi giorni di vita prima di spegnersi il 5 ottobre 2011.