Il periodo delle festività natalizie si è aperto, per la royal family, con il consueto svelamento delle decorazioni del Castello di Windsor. Quest’anno, però, complice la visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, i riflettori sono stati puntati sulle origini del casato. In particolare i media si sono soffermati su una delle tradizioni natalizie principali dei reali britannici, che nasconde una storia quasi sconosciuta.
Natale al Castello di Windsor
Lo scorso 29 novembre, come riportato dalla Bbc, il Palazzo reale ha svelato le nuove decorazioni natalizie nella St. George’s Hall, la sala più ampia del Castello di Windsor. L’attenzione, come ogni anno, è stata tutta per l’imponente albero di Natale, un Abete del Caucaso (o Abies Nordmanianna) di più di 6 metri, prelevato dal Windsor Great Park e decorato con più di 3mila tra luci e ornamenti.
Un altro albero da 4,8 metri è stato posizionato nella Crimson Drawing Room, mentre un terzo, da 45 centimetri, è stato decorato con perline di vetro e candele nella Queen Mary’s Dolls’ House (la Casa delle Bambole costruita tra il 1921 e il 1924, in scala 1:12, per Mary di Teck).
Nei giorni in cui sono stati allestiti gli alberi di Natale, lo staff del Castello era impegnato anche nei preparativi per la visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, dal 3 al 5 dicembre 2025. Proprio il 3 dicembre scorso, spiega ancora la Bbc, nella St. George’s Hall decorata per Natale si è svolto il banchetto di Stato in onore di Steinmeier, alla presenza di 152 ospiti. I fotografi si sono scatenati quando i loro obiettivi si sono posati sul look di Kate. Il magazine Hello non ha esagerato titolando: “La principessa Kate ruba la scena al banchetto di Stato accanto al principe William e a Re Carlo”.
Non sono stati solo il meraviglioso abito blu scintillante di Jenny Packham, gli orecchini appartenuti alla regina Elisabetta e la spilla del Royal Family Order of King Charles a colpire l’attenzione, ma soprattutto la tiara scelta dalla principessa del Galles: la Queen Victoria’s Oriental Circlet Tiara (conosciuta anche come Garrard Oriental Circlet Tiara e Indian Circlet Tiara) un chiaro omaggio alle origini tedesche dei Windsor.
I diamanti della regina Carlotta
Il gioiello, infatti, fu disegnato dal principe Alberto di Sassonia Coburgo-Gotha, nato in Germania, per sua moglie, la regina Vittoria. Sarebbe, secondo Town and Country Magazine, l’unico pezzo rimasto nella collezione reale a essere nato dalla creatività di Alberto per Vittoria.
Il principe consorte si ispirò all’architettura Moghul e, secondo il People, a dei gioielli che la Regina ebbe in dono dalla East India Company. Infatti inserì nel design della tiara dei piccoli archi (alcuni sarebbero stati rimossi per rimpicciolirla, sostiene ancora Town and Country Magazine) e fiori di loto stilizzati. La tiara venne realizzata da Garrard nel 1853, usando 2.600 diamanti.
In origine Alberto fece inserire anche degli opali. Nel 1902, dichiara Garrard, citato sempre da Town and Country Magazine, il gioiello venne ereditato dalla regina Alessandra (nuora di Vittoria, 1844-1925) la quale, convinta che queste pietre fossero di cattivo auspicio, le fece sostituire con dei rubini di Burma, donati alla regina Vittoria da un sovrano nepalese negli anni Settanta dell’Ottocento. Tra l’altro Alessandra, rivela il People, avrebbe sfoggiato la tiara una sola volta, durante un viaggio di Stato proprio in Germania.
Molti dei diamanti che impreziosivano la tiara erano appartenuti alla regina Carlotta (1744-1818), ovvero Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, sovrana consorte di Hannover, moglie di Giorgio III. Tornano le origini tedesche della royal family. Purtroppo, però, nel 1858 il ramo Hannover della famiglia di Vittoria aprì una disputa, imponendo la restituzione dei diamanti appartenuti a Carlotta. La sovrana non poté fare altro che rimandare la tiara da Garrard e far smontare le gemme.
La Queen Victoria’s Oriental Circlet Tiara è stata una delle preferite della Regina Madre, mentre Elisabetta II la indossò solo una volta, durante una visita di Stato a Malta nel 2005. Per venti anni è rimasta negli scrigni reali, finché la nuova principessa del Galles ha deciso di metterla in omaggio al presidente Steinmeier e, di conseguenza, anche alle origini tedesche della famiglia reale.
È la tiara più grande che Kate abbia indossato finora, ricorda il People. Inoltre, sottolinea il Daily Mail, la royal family la considera “il cimelio della Corona”, uno dei pezzi più importanti della Royal Collection Trust. Come specifica Town and Country Magazine si tratta anche di uno dei gioielli più antichi che Garrard creò per i Windsor. Per espressa volontà della regina Vittoria solo le sovrane o le future Regine possono indossare Queen Victoria’s Oriental Circlet Tiara.
Una tradizione tedesca
Nel discorso preparato per il banchetto di Stato, puntualizza la Bbc, Carlo III ha colto l’occasione per ricordare i legami culturali tra Regno Unito e Germania. In particolare Sua Maestà ha citato l’usanza di decorare l’albero di Natale, nata in Germania e portata al Castello di Windsor, nel 1800, proprio dalla regina Carlotta.
In effetti quando i media raccontano le origini della tradizione dell’albero di Natale nella royal family britannica, sottolineano sempre che fu il principe Alberto a introdurla nel regno nel 1840. Questa storia è vera, ma non è completa. Per dirla con Tatler “è un po’ più complicata”. C’è una parte della narrazione rimasta in ombra, seppur conosciuta da quanti studiano questo tipo di consuetudini e le vicende della monarchia inglese.
Fu la regina Carlotta (molto popolare anche perché protagonista dell’omonimo spin-off di Bridgerton) la prima reale a decorare un albero di Natale nel Queen’s Lodge di Windsor nel 1800. La sovrana consorte era una mecenate e una donna molto colta. Aveva una grande passione per la musica, per la botanica, supportò artisti come Mozart e Bach, fondò ospedali e si impegnò in favore dell’istruzione femminile. L’intuizione di decorare l’albero, però, non fu di Carlotta, nonostante il suo grande amore per piante fiori e giardini, bensì di Martin Lutero (1483-1546).
Stando a History Today, citato anche da Tatler, una sera d’inverno del 1536 il celebre riformatore religioso e teologo tedesco si sarebbe ritrovato a guardare il cielo, scorgendo una miriade di stelle attraverso i rami degli abeti. Lutero provò a ricreare quella prospettiva così suggestiva in casa sua, decorando proprio un abete con delle candele. A quanto sembra anche i suoi figli rimasero affascinati dalle luci dell’albero, che avrebbero ricordato loro il potere divino, la magnificenza di Dio.
Da Carlotta a Kate
La regina Carlotta, però, non riuscì a diffondere tra gli inglesi la tradizione dell’albero di Natale, che rimase confinata nella corte. Alberto e Vittoria, invece, erano molto più popolari, anche grazie a un’abitudine che contribuì enormemente alla costruzione della loro immagine: la diffusione dei loro ritratti familiari attraverso i giornali dell'epoca.
Uno di questi divenne molto celebre, virale diremmo oggi, nella nostra epoca social: la regina Vittoria, il principe Alberto e i loro figli uniti e felici mentre decorano un grande albero di Natale. L’immagine ha attraversato il tempo, giungendo fino a noi. Viene ripubblicata spesso sui siti che parlano delle origini delle tradizioni natalizie della royal family. Quel ritratto presentava il modello di famiglia nucleare che si stava formando nella società, ma anche di famiglia perfetta, dove regna l’affetto e tutti sembrano sereni. Gli inglesi vollero imitare l’esempio di una giovane famiglia reale che ispirava gioia.
“La regina Vittoria e il principe Alberto portarono l’albero al Castello di Windsor la vigilia di Natale e lo decorarono da soli”, ha rivelato Kathryn Jones, curatrice della Royal Collection, alla Bbc. “Accesero le candele e mettevano pan di zenzero sull’albero, mentre i bambini venivano portati dentro”. Tatler puntualizza che il principe Alberto si occupava anche di inviare alberi di Natale alle scuole e alle caserme di Windsor. Una premura che contribuì in maniera notevole allo sviluppo di questa tradizione natalizia.
La principessa Kate ha reinterpretato l’usanza, inserendo nel suo “Together At Christmas Carol Service”, l’annuale concerto di Natale che si svolge nell’Abbazia di Westminster, un “albero della gentilezza”, dove i suoi figli e tutti gli ospiti potessero appendere dei messaggi di gratitudine e di speranza.
La visita del presidente Steinmeier è stata una felice coincidenza in grado di riportare la royal family indietro nel tempo. La sera del banchetto di Stato si è creato un inaspettato (almeno in parte) incrocio di eventi collegati tra loro: la presenza del presidente e di sua moglie come richiamo alle origini dei reali britannici. L’invito al Castello di Windsor, ovvero il luogo in cui è nata ufficialmente la consuetudine degli alberi di Natale nel regno, importata dalla Germania. I riferimenti a questa usanza e alla regina Carlotta nel discorso di Carlo III e la tiara di Kate hanno, in un certo senso, chiuso il cerchio.
Di solito l’espressione “tempesta perfetta” si usa per eventi negativi.
Stavolta, però, sarebbe il caso di modificarne lo scopo, accostandola alla descrizione del banchetto di Stato del 3 dicembre scorso, in cui tutte le circostanze si sono combinate in un sincronismo, in una convergenza unici, portandoci a riscoprire una storia che forse non conoscevamo davvero.