Personaggi

"Touché", buona la prima con Adriano Panatta mattatore

Hanno impiegato pochissimo a trovarsi in sintonia, Paola Perego e Adriano Panatta in Touché al debutto ieri con Nicoletta Simeone

"Touché", buona la prima con Adriano Panatta mattatore

Ascolta ora: ""Touché", buona la prima con Adriano Panatta mattatore"

"Touché", buona la prima con Adriano Panatta mattatore

00:00 / 00:00
100 %

Hanno impiegato pochissimo a trovarsi in sintonia, Paola Perego e Adriano Panatta (foto) in Touché al debutto ieri con Nicoletta Simeone (Radio2, alla domenica dalle 18). È bastata la prima canzone, ossia Billie Jean di Michael Jackson, per offrire la volée a Panatta, che si è collegato alla famosa Billie Jean King, tennista tra le più famose di sempre: «La conosco molto bene e l'ho vista di sfuggita poco tempo fa a Parigi». Sulla fuoriclasse «che non ha mai detto di essere lesbica» è stata una digressione lunga neanche un minuto che però ha subito dato a Touché l'atmosfera giusta per la domenica pomeriggio sulla prima radio della Rai. Leggerezza, ricordi, risate. «Si capisce che lui ne ha fatte di tutti i colori» scrive in tempo reale l'ascoltatrice Gabriella e Panatta smentisce scherzosamente prima di iniziare a parlare con l'amico tennista Paolo Bertolucci con il quale «siamo stati una coppia di fatto perché io cucinavo e lui lavava i piatti». «Sono 73 anni che acchiappa ancora con questo ciuffo» risponde ridacchiando l'amico di sempre anche fuori dai campi da tennis.

Insomma, Touché è un salotto radiofonico che funziona proprio sul dialogo con gli ospiti come Federico Moccia, una sorta di radio talk con una bella scelta musicale che, già nella prima puntata, ha messo le carte in tavola: intrattenimento lieve e abbastanza sganciato dai legacci social per poter diventare autentico e personale. «Ma che ci andiamo a fare al Louvre?» chiese Bertolucci nei giorni di un Roland Garros. «Io lo convinsi ma lui entrò nella prima sala e si sdraiò subito sul divano», ricorda Panatta. Risate. E meno male.

Sono programmi come questo a riportare la luce su di una forma radiofonica che, fatta con grandi protagonisti, dà sempre grandi risultati (roba che per gli snob no per carità).

Commenti