Cronaca locale

IL PERSONAGGIO GABRIELE SALVATORES

«Spero di essere smentito dai fatti», dice Gabriele Salvatores, il regista premio Oscar, figura di riferimento del cinema italiano, nato a Napoli, ma sempre vissuto a Milano, dove ha iniziato la sua carriera artistica teatrale (ha fondato il teatro dell' Elfo) e cinematografica. «Oggi non ho grandi aspettative su l'Expo a Milano. Sono pessimista... Non so quale potrà essere il contributo da parte del teatro e del cinema. Il fatto è che ho vissuto il clima culturale della città, negli anni settanta e ottanta. Erano tempi molto duri e pericolosi, ma c'era una grande attenzione alla cultura. Oggi purtroppo Milano è un deserto».
Ospite al «Courmayeur Noir in Festival», il regista ha presentato in prima assoluta «Ancora sulla cattiva strada», jam session tra parole, immagini e musica, a partire dalle suggestioni del suo ultimo film «Come Dio Comanda», tratto dall'omonimo romanzo di Niccolo Ammaniti, in sala dal 12 dicembre (l'11 al cinema Anteo, alle 15.30, proiezione per il pubblico, a cui seguirà un incontro con l'autore e il cast; alle 21 libreria Feltrinelli, piazza Piemonte, incontro con il regista e i protagonisti del film).
«Lo spettacolo è una sorta di backstage mentale - spiega il regista - dove non si racconta la storia del film o del libro, ma se ne evoca l'emozione sfruttando l'aspetto più irrazionale, più istintivo ed emotivo che c'è nella musica. Il filo comune che accosta, nello spettacolo, le poesie di Pasolini, gli scritti del lama tibetano Lama Yesce, le parole di Fabrizio De Andrè, è rappresentato dai brani tratti dalle opere di Shakespeare, in primo luogo La Tempesta, ma anche Il Sogno e Re Lear, che danno una struttura al testo - e una tripartizione dei personaggi protagonisti, il padre padrone, il figlio principe e il classico fool shakespeariano, già presente nella sceneggiatura. Le parole degli autori sono serviti agli interpreti per entrare nei personaggi e a me a costruire l'anima emozionale del film».
In scena il regista, i bravi protagonisti del film Elio Germano e Filippo Timi, il giovanissimo e straordinario Alvaro Caleca, insieme al gruppo musicale Mokadelik che hanno realizzato la colonna sonora di «Come Dio Comanda». Un reading sospeso tra le emozioni suscitate dalla musica, che dà corpo ed enfatizza il senso delle immagini montate quasi in tempo reale, seguendo le sonorità musicali, che scorrono velocissime in un grande impatto visivo ed emotivo.
Alla sua prima rappresentazione, «Ancora sulla Cattiva Strada» ha già suscitato consensi e non si esclude una vera e propria produzione sganciata dal film. «Abbiamo ipotizzato una possibile ripresa, in forma autonoma - continua Salvatores - anche a Milano, per esempio; ma la cosa più importante è trovare qualcuno disposto ad investire, anche se non si sa quanti biglietti si riesce a vendere».
Girato in Friuli e ambientato in un paesaggio scabro e desolato, «Come Dio comanda», prodotto da Colorado e distribuito da Rai cinema, porta sullo schermo la storia di un intenso e drammatico rapporto tra un padre violento, ma amorevole, e un figlio adolescente. Tra loro un unico amico, Quattro Formaggi, un uomo «che non sta bene» e che passa il suo tempo a costruire un presepe fatto di tutto quello che recupera nelle discariche. «Il film avrebbe potuto essere ambientato anche nella Bassa padana o nella provincia milanese - spiega Salvatores - ma ho trovato che il fiume carsico, di una zona quasi desertica del Friuli, fosse più congeniale a connotare maggiormente le caratteristiche dei personaggi. Ho cercato questa location su Google map. E in un baleno mi ha portato in questo luogo che rimanda ai magredi pasoliniani, in un deserto di sassi bianchi, senza case e null'altro».
Dallo scandaglio dell'animo umano, attraverso la ruvida storia di personaggi di una quotidianità contemporanea, al linguaggio della moderna tecnologia... «La tecnologia ci ha molto aiutato, sia in fase di casting, quando cercavamo su YouTube il giovanissimo protagonista -l'Avatar, l'altro, il doppio in rete- ma anche nella messa in scena dello spettacolo “Ancora sulla Cattiva Strada“, quasi tutto costruito in virtuale». E ancora, in linea con i tempi, anche la promozione del film, che prosegue in tutta Italia, si è adeguata ai nuovi linguaggi della comunicazione.

«Mercoledì mattina apriremo una sorta di diretta on line per un incontro con il pubblico in rete - conclude Salvatores - un modo diverso per il cinema di entrare in contatto con un pubblico diverso da quello convenzionale».

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