Perugia, preso Guede Lumumba a casa: "Un grazie a tutti..." 

Catturato dopo una lunga caccia all'uomo Rudy Hermann Guede, ivoriano di 21 anni. Guede preso sul treno Coblenza-Magonza, viaggiava senza biglietto. Tradito da una telefonata con Skype. A csa sua impronta sospetta. Guarda il suo video da YouTube. Lumumba ha lasciato il carcere: "Sono contento, ringrazio Dio" 

Perugia, preso Guede 
Lumumba a casa: 
"Un grazie a tutti..." 

Perugia - Rudy Hermann Guede è stato catturato dall’Interpol in Germania. Il 21enne ivoriano era ricercato dalla procura di Perugia, con mandato di cattura internazionale per violenza sessuale e omicidio aggravato in concorso, di Meredith Kercher. È stato bloccato a Magonza Rudy Hermann Guede, poi è stato sottoposto a fermo provvisorio in attesa di estradizione e ora la procura di Perugia sta trasmettendo alle autorità tedesche il mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. Il giovane era a bordo del treno Coblenza-Magonza. Viaggiava solo: inizialmente ha tentato di dare generalità false, poi ha ammesso tranquillamente la propria identità pregando, se fosse possibile, di contattare la propria famiglia adottiva a Perugia. Rudy aveva con sé soltanto uno zainetto con gli effetti personali e il telefonino.

Senza biglietto Il giovane è stato bloccato dalla Bundespolizei (polizia federale tedesca) su un treno a Magonza, perché trovato senza biglietto e senza documenti di identità. Guede è stato quindi consegnato alla questura di Magonza. Al momento degli accertamenti, gli agenti hanno appurato che le impronte digitali dell’uomo, presentatosi come "Hermann Guede", erano già presenti nell’archivio del Bundeskriminalamt (la polizia criminale federale), ma sotto un altro nome.

Tradito da una telefonata Ha avuto un lungo colloquio durante la notte con un suo amico a Perugia tramite Skype, programma che permette di dialogare via Internet come se si fosse al telefono, Rudy Hermann Guede. Chi parlava con lui lo faceva però negli uffici della polizia, seguito passo passo da squadra mobile, Sco e postale. Quando è stato bloccato l’ivoriano stava tornando verso l’Italia. Forse per avere un incontro con un legale. Non avrebbe però avuto intenzione di consegnarsi e per questo gli investigatori erano pronti a bloccarlo appena individuato. In Germania Guede ha avuto accesso al web tramite un internet point nel quale è rimasto per diverse ore. Negli ultimi giorni comunque la polizia postale di Perugia aveva compiuto un monitoraggio del web, individuando alcuni amici di Guede. Uno di questi è stato quindi avvicinato da squadra mobile e Sco. La notte scorsa ha così dialogato con Guede negli uffici della polizia. Oggi l’arresto.

Estradizione "Sono in corso le formalità concernenti la notifica del mandato di arresto europeo". Lo scrive la procura di Perugia, in una nota ufficiale in cui dà conto che "il personale dei servizi Interpol, direzione centrale polizia criminale, alle ore 11 comunicava che poco prima il collaterale organo della polizia tedesca aveva fermato nella città di Magonza, Guede Rudy Hermann". Al momento il ragazzo, che dai 17 ai 19 anni è stato affidato temporaneamente a una famiglia perugina che opera nel settore dei distributori di bevande automatiche (Liomatic), è sottoposto a fermo provvisorio in attesa che venga formalizzata la notifica del provvedimento e Rudy possa essere riportato in Italia. Difficile ipotizzare i tempi, ma poiché le formalità in materia di diritto internazionale nell’Ue sono state notevolmente semplificate, non dovrebbero essere lunghissimi. Intanto la casa di Rudy, in Corso Garibaldi a poca distanza da quella di Raffaele Sollecito, posta sotto sequestro, verrà ispezionata nel pomeriggio dagli uomini dell’Ert.

Impronta sospetta Nel corso del sopralluogo a casa di Rudy Hermann Guede la polizia scientifica e la squadra Ert avrebbero trovato un’impronta di scarpa simile a quella rilevata accanto al cadavere di Meredith Kercher nell’abitazione di via della Pergola. Secondo quanto si è appreso, l’impronta sarebbe sporca di fango e ha subito attirato l’attenzione degli investigatori, che si sono soffermati a lungo ad analizzarla. Ed è anche per questo, probabilmente, che gli uomini della scientifica hanno fatto un lungo sopralluogo in un prato scosceso poco distante dalla casa, da dove, tra l’altro, si può raggiungere la strada che porta all’abitazione di Meredith.

Lumumba libero Patrick Lumumba Diya, il congolese in carcere dal 7 novembre assieme ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher, è uscito alle 17 dal carcere Capanne di Perugia accompagnato dai suoi difensori, gli avvocati Carlo Pacelli e Giuseppe Sereni. "Sono contento di tornare a casa... Ringrazio Dio": sono le poche parole che Patrick Lumumba Diya ha detto uscendo dal carcere. Il musicista congolese ha lasciato il penitenziario di Capanne attorniato dai giornalisti, fotografi e teleoperatori. Oggi è stato lo stesso pm, Giuliano Mignini, a chiedere al gip, Claudia Matteini, la sua scarcerazione. Immeditamente accordata. Poco dopo è arrivato in auto insieme ai suoi avvocati nel condominio di via Eugubina, numero 77, dove abita al quinto piano. "Ringrazio Dio e tutti i miei amici perugini che mi hanno difeso" ha detto ai giornalisti che lo aspettavano.

"Sono tanto contento di essere tornato a casa» ha aggiunto. Poi è salito in ascensore. Sulla porta dell’appartamento ad attenderlo c’era la moglie Alexandra che lo ha abbracciato e baciato. In casa c’è anche il loro bimbo David di circa un anno e mezzo.

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