Per il peruviano chiesta la convalida del fermo

La Procura di Roma ha chiesto la convalida del fermo del peruviano C.L., il 37ennee pirata della strada che all’alba di domenica, ubriaco e a bordo della sua auto, a Montesacro ha urtato il furgone su cui viaggiava una famiglia bengalese: padre, madre incinta e figlio di 9 anni. Lo schianto ha provocato il ribaltamento del mezzo e il ragazzino è rimasto ucciso mentre la donna è stata costretta a un cesareo d’urgenza. Il sudamericano, fuggito subito dopo l’incidente provocato, è stato però rintracciato e arrestato in breve tempo grazie alle segnalazioni di alcuni testimoni intervenuti per soccorrere i feriti. Il peruviano è ora indagato per omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il furgone con a bordo la famiglia bengalese è stato urtato nella parte posteriore sinistra dalla Fiat Punto del peruviano, proveniente a velocità sostenuta, e si è ribaltato due volte. Il bambino è stato sbalzato dal mezzo che capottandosi lo ha travolto.

La madre, ricoverata al reparto di neonatologia dell’ospedale «San Camillo», a causa di un lieve distacco della placenta, ieri ha poi partorito. «Si è reso necessario intervenire con un cesareo, ma sia la donna che il bambino stanno bene», ha spiegato il direttore sanitario del nosocomio Diamante Pacchiarini.

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