Pescara - Arrestato Michelangelo D'Agostino. La fuga del sicario camorrista (agli ordini di Raffaele Cutolo) è durata soltanto due giorni. Domenica scorsa il 53enne, in permesso di lavoro per tre mesi dopo aver commesso 15 omicidi, aveva ucciso con due colpi di pistola l’imprenditore balneare di Pescara Mario Pagliaro, 64 anni. Il fatto di sangue era avvenuto intorno alle 17.30 all’interno del parco Villa De Riseis, gestito dalla cooperativa sociale "la Cometa" che si occupa di persone in difficoltà. Il presunto omicida aveva lavorato per quella cooperativa per diverso tempo.
La lite Un diverbio di lavoro tra l’imprenditore, socio della cooperativa, e l’ex camorrista, sarebbe stato alla base dell’omicidio: prima un colpo all’addome e poi uno in testa. Come un'esecuzione. D’Agostino aveva poi fatto perdere le sue tracce mobilitando polizia e carabinieri. Il presunto killer, che ora si trova caserma, è stato catturato tra Pescara e Spoltore, nei pressi del ponte "Capacchietti". Era ancora armato, ma quando i militari gli si sono parati davanti con i mitra spianati non ha opposto resistenza.
Passato burrascoso La prima cattura dell’ex cutoliano, nativo di Cesa (Caserta), risale al 7 aprile del 1983 dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri. Poi il "pentimento" e la collaborazione con la giustizia. Fu uno degli accusatori di Enzo Tortora. Ma il killer ricade più volte nelle mani degli investigatori.
L’ultima volta nel 2005 fu arrestato per una rapina da 4mila euro compiuta con altri complici nel pescarese. Attualmente si trova in regime di permesso premio. È in corso, intanto, l’autopsia sul corpo della vittima. I funerali dovrebbero celebrarsi domani alle 15,30 in forma strettamente privata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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