Il gruppo Italcementi si avvia a unimportante riorganizzazione, puntando alla semplificazione societaria e allefficienza operativa: ieri ha deciso, in via preliminare, di procedere allincorporazione della controllata dOltralpe Ciments Français. La società italiana già detiene l81,94% della controllata francese, e la mossa appare del tutto naturale: è stata oggi favorita dalla recente approvazione, a Parigi, dei decreti attuativi per le fusioni transfrontaliere - che ne costituiscono il presupposto giuridico - ed è stata spinta dalla crisi che morde anche il mondo del cemento, poiché razionalizzare il gruppo significherà ottenere sinergie, risparmi e maggiore fluidità di gestione.
Loperazione - che dovrebbe essere approvata entro primavera da consigli e assemblee, per chiudersi entro giugno - avverrà con uno scambio azionario e senza alcun apporto di contante. Questa, anzi, è una precisa condizione: Italcementi ritiene che non ci siano i presupposti per il lancio di unOpa, visto che si tratta di unoperazione squisitamente industriale, e se così non fosse lintero progetto potrebbe essere rivisto. Il principio più volte ribadito è che le risorse finanziarie del gruppo devono servire a investimenti produttivi e non finanziari.
Lo scambio azionario è stato quantificato in 8,25 nuove azioni Italcementi per ogni azione ordinaria Ciments Français; tale rapporto comporta un premio implicito del 12,9% rispetto alla media degli ultimi tre mesi dei prezzi delle azioni Ciments Français. Alla fine, Italmobiliare - la holding della famiglia Pesenti, che oggi controlla al 61,6% Italcementi - scenderà sotto la maggioranza assoluta, al 47%, del gruppo allargato post-fusione. Le azioni Italcementi saranno quotate sia a Milano che a Parigi, il gruppo avrà una capitalizzazione più elevata e il maggior flottante darà migliore liquidità al titolo. Il fatto che non cambi nulla nelloggetto sociale e nella scambiabilità delle azioni fa sì che non sia previsto il diritto di recesso da parte di eventuali soci contrari.
Anche se già si trattava, di fatto, di un gruppo unico, la fusione porta evidenti vantaggi di natura industriale: più focalizzazione sul business, rafforzamento strategico, più efficiente gestione del cash flow, governance più snella. La capogruppo Italmobiliare beneficerà anche dellaccorciamento della catena, visto che i dividendi di Ciments non dovranno più transitare attraverso Italcementi. Una nota precisa che loperazione non avrà impatto sulloccupazione, mentre sarà neutra sul bilancio pro-forma.
Il gruppo Pesenti, di cui è presidente Giampiero Pesenti, è assistito, in qualità di advisor, da Leonardo & Co. e Mediobanca, mentre Ciments Français è affiancata da Bnp Paribas.
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