Petrucci: «Nessuna assunzione di dirigenti esterni all’Ater»

A proposito dell’interrogazione del capogruppo dell’Udc al Consiglio regionale Massimiliano Maselli sulla gestione dell’Ater, trasmessa dalle agenzie di stampa il 27 luglio scorso e ripresa dalla cronaca di Roma de Il Giornale, il presidente dell’Ater Luca Petrucci ci ha chiesto di pubblicare la seguente lettera, al termine della quale pubblichiamo una breve replica dello stesso Maselli:
«L’operazione di risanamento dell’Ater del Comune di Roma è difficile e complessa. Lo è non soltanto per il disastro finanziario e manutentivo che decenni di lassismo dell’ex Iacp ci hanno lasciato in eredità, ma anche perché sono molti, forti e variegati gli interessi politici che possono manifestarsi su un’azienda come la nostra. Come presidente dell’Ater non mi interessa la schermaglia politica perché il mio obiettivo, e obiettivo del consiglio d’amministrazione nel suo complesso, è quello di portare in pareggio i bilanci dell’azienda e di rendere più dignitosa la vita degli inquilini delle case popolari. Ciò non significa che si debba assistere silenti alla costante disinformazione che talune forze politiche stanno mettendo in campo in questi giorni. Sostenere, come fa il capogruppo regionale dell’Udc, Massimiliano Maselli, che assumiamo dirigenti esterni proprio nel momento in cui affidiamo la gestione a una banca è totalmente falso. Non assumiamo nessun dirigente esterno e abbiamo solamente affidato alla banca nostra tesoriera la riscossione delle rate relative alla transazione sulla morosità. Ciò peraltro avviene in molte aziende ed enti pubblici che si affidano, per la riscossione del dovuto, alle loro tesorerie. Altra cosa è la delibera, assunta lo scorso 19 luglio, relativa all’affidamento a un global service della gestione del solo patrimonio immobiliare a uso non abitativo, ovvero i locali commerciali. Si tratta di un patrimonio che non fa parte dell’edilizia residenziale pubblica, che è soggetto a norme di diritto privato e che per nessun motivo è legittimo continuare a dare in affitto o in vendita a gioiellieri piuttosto che a grandi catene alimentari a prezzi decisamente inferiori a quelli di mercato. Quel patrimonio, che per essere molto chiari non sono case che vengono assegnate alle fasce più deboli della popolazione, deve essere messo a reddito dall’azienda, al fine di valorizzarlo patrimonialmente per consentire, con il ricavato, di perseguire la missione sociale dell’azienda, che è quella di dare le case popolari ai più bisognosi. Tra l’altro, è bene ricordare che l’Ater è un ente pubblico economico e non un ente assistenziale come vuol far credere Maselli che, in quanto capogruppo regionale dell’Udc, dovrebbe essere a conoscenza delle leggi regionali».
presidente dell’Ater Roma
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«A oggi solo tre strutture dirigenziali, nello specifico nel settore del personale, dell’informatica e delle vendite, sono gestite da personale interno. Le altre figure dirigenziali sono state prese dall’esterno. Infatti il presidente dell’Ater di Roma Petrucci nell’ambito dell’attività deliberativa ha provveduto all’assunzione di dirigenti esterni in parte con chiamata diretta e in parte attraverso una selezione secondo il profilo professionale. Quando poi Petrucci sostiene che “abbiamo solamente affidato alla banca nostra tesoriera la riscossione delle rate relative alla transazione sulla morosità” gli chiediamo se questa non sia una esternalizzazione di servizi.

Inoltre, sulla sanatoria delle occupazioni abusive Petrucci non smentisce quanto da me riportato nell’interrogazione, ossia che non risulta esservi un completo ed esauriente censimento di tali occupazioni».
Massimiliano Maselli
capogruppo Udc alla Regione

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