Petruccioli boccia l’Annunziata: ha sbagliato

L’ex responsabile della Vigilanza: il premier è partito in modo provocatorio ma Lucia non doveva seguirlo

Francesca Angeli

da Roma

«Lucia Annunziata non ha rispettato la par condicio: un conduttore non deve far trasparire le sue posizioni politiche. Faremo in modo che episodi del genere non si ripetano».
Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, ha seguito lo scontro tra Silvio Berlusconi e la giornalista Rai e ha tratto le sue conclusioni. E adesso si è capito meglio perché una parte del centrosinistra non voleva il senatore Ds al timone di viale Mazzini: perché dice quello che pensa senza pregiudizi e senza condizionamenti di parte. Non spetterà comunque a Petruccioli giudicare se effettivamente durante la trasmissione «In mezz’ora» ci sia stata o no violazione della par condicio. La questione infatti è già finita sul tavolo dell’Authority per le garanzie nelle Comunicazioni, che forse domani stesso valuterà il caso, anche se ufficialmente non risultano convocazioni. Il garante potrebbe anche decidere di sanzionare la giornalista (come è accaduto per esempio a Emilio Fede e Fabio Fazio) e il responsabile per il Tg3, ovvero il direttore Antonio Di Bella. Il caso sarà discusso domani pure dal consiglio d’amministrazione della Rai. «Niente processi - tiene a sottolineare il consigliere in quota An Gennaro Malgieri -, certo che si è trattato di un atto poco rispettoso da parte della conduttrice».
E così mentre le immagini del premier che si alza, stringe vigorosamente la mano alla Annunziata che resta seduta e poi abbandona lo studio vengono ripetute ossessivamente sul piccolo schermo e in Rete, il presidente Petruccioli strapazza la giornalista.
«Un brutto episodio dal quale usciamo male tutti - dice -. La Rai deve fare di tutto perché episodi del genere non si ripetano». Petruccioli non è tenero neppure con il presidente del Consiglio. «Berlusconi è partito in modo provocatorio, ha catalogato politicamente la giornalista e attaccato in maniera non accettabile Raitre», accusa il presidente aggiungendo però che «la giornalista lo ha seguito su quel terreno mentre poteva, anzi secondo la legge sulla par condicio, doveva non farlo». Se Petruccioli si fosse trovato al posto della Annunziata quando Berlusconi ha minacciato di andarsene che avrebbe fatto?
«Di certo avrei stigmatizzato la frase ma avrei evitato di chiederne il ritiro perché avrei puntato piuttosto ad andare avanti e concludere la trasmissione», sostiene il presidente. Quelli seguiti al gesto plateale del premier sono stati minuti molto difficili per i vertici Rai e anche per la Annunziata. Nessun dubbio però, assicura Petruccioli, sul fatto di trasmettere integralmente quanto era accaduto senza alcuna manipolazione o aggiunta. Decisione presa di comune accordo con il direttore generale Alfredo Meocci, quello del Tg3 Di Bella, e di Raitre, Paolo Ruffini. Il presidente poi chiarisce che non si arroga «nessun potere di giudizio». Spetterà invece all’Autorità garante delle Comunicazioni la grana di giudicare l’episodio. Grana che anche il cda Rai dovrà affrontare domani.
Secondo il consigliere anziano, Sandro Curzi in quota Rifondazione, «è successo qualche cosa che probabilmente Berlusconi aveva pensato prima» e si dice preoccupato perché «si tende a trasformare la fine della campagna elettorale in uno scontro molto brutto» e conclude invitando tutti ad evitare le provocazioni.
Dalla commissione di Vigilanza commenti contrastanti. Alessio Butti, capogruppo An, non si stupisce del «giornalismo militante» espresso dalla Annunziata e parla di «protagonismo e megalomania». Il senatore di Rifondazione Antonello Falomi invece accusa Petruccioli di «cerchiobottismo».
Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, non si stupisce della «faziosità» della Annunziata «nota da anni» e aggiunge che «oggi è il momento di combattere e non di gettare la spugna». Al leader della Margherita, Francesco Rutelli, secondo il quale Romano Prodi non avrebbe abbandonato la trasmissione neppure «davanti a un presentatore squadrista» il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini replica che «in Rai non ci sono presentatori squadristi, ma intervistatori come Annunziata sì».


Per il segretario della Quercia, Piero Fassino, Berlusconi tradisce «il nervosismo di chi avverte la sconfitta». Il leader radicale, Daniele Capezzone, invece critica Petruccioli per aver attaccato la Annunziata visto che i radicali in qualsiasi trasmissione vengono sempre trattati molto peggio di Berlusconi in questo caso.

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