Peugeot 308 unisce al brio, qualità e consumi al lumicino

La 308 è la capostipite della più recente generazione di Peugeot. In commercio da oltre un anno, ha conquistato un buon numero di simpatie anche in Italia grazie a vari fattori. Tra questi spiccano il programma di messa punto su strada innalzato dalla casa francese sino a 2 milioni di chilometri e il processo produttivo supervisionato da telecamere laser nella fase di lastratura che assicurano un’efficienza elevata. Ovviamente, ricoprono grande rilevanza anche il design indirizzato verso canoni dinamici, la volumetria interna che assicura una buona quantità di spazio all’abitacolo e del bagagliaio, la qualità percepibile evidenziata dalla scelta di materiali gradevoli alla vista e al tatto e, infine, l’offerta di motori. La gamma si articola su unità a benzina che Peugeot ha sviluppato con Bmw - il 1.400 e il 1.600 con distribuzione a fasatura continua e alzata variabile delle valvole d’aspirazione, da 95 e 120 cv e il 1.600 a iniezione diretta sovralimentato con un turbo Twin Scroll da 150 e 175 cv - e su turbodiesel di 1,6 da 90 e 110 cv e 2 litri da 136 Cv, tutte con filtro antiparticolato. Nel caso della 308 berlina, poiché sono arrivate anche la Sw e la coupé-cabriolet Cc, l’estensione della famiglia si deve anche alla possibilità di scegliere tra due tipi di carrozzeria - a tre e a 5 porte - e diversi livelli di allestimento: Premium, Tecno e Féline. In questo ampio panorama la 1.6 HDi Fap Tecno, da 20.050 euro, costituisce una delle proposte baricentriche a livello di prezzo, potenza ed equipaggiamento. Quest’ultimo includendo anche una completa gabbia d’Airbag, l’Esp, il climatizzatore e l’impianto hi-fi con Cd si rivela all’altezza delle aspettative anche dal punto di vista del comfort. Un fattore che risalta in fretta quando si è al volante della 308 poiché l’assorbimento delle asperità del fondo è sempre graduale, non si avvertono vibrazioni e, soprattutto, non si è disturbati dalla tonalità del motore turbodiesel. Il 1.600 HDi è un’unità ben collaudata e anche in questo caso fa valere la sua reputazione, poiché mette in campo un rendimento versatile e redditizio.


Si può marciare in tranquillità a bassa andatura sfruttando la fluidità dell’erogazione oppure si possono ottenere risposte spontanee e vivaci a partire dai regimi intermedi. In rapporto alla cilindrata imprime, comunque, prestazioni di rispetto (190 orari, 0-100 in 11,3 secondi) a fronte di percorrenze medie elevate: 21,3 chilometri con un litro.

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