Il Pg boccia De Magistris: «Inammissibile il ricorso»

Catanzaro. Luigi De Magistris perde definitivamente l’inchiesta Why Not, nella quale sono indagati il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il ministro della Giustizia, Clemente Mastella. La Procura generale della Cassazione, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso che il pm aveva presentato contro l’avocazione dell’indagine da parte del procuratore generale facente funzioni di Catanzaro, Dolcino Favi. Secondo la Procura della Cassazione, come ha spiegato in una nota il segretario generale, Gianfranco Ciani, «legittimato al reclamo avverso il provvedimento di avocazione è soltanto il capo dell’ufficio, e cioè il Procuratore della Repubblica, non anche gli altri magistrati ad esso appartenenti».
«Non mi sorprende - ha detto De Magistris - anche se speravo ovviamente in una decisione diversa. A questo punto bisognerebbe chiedersi per quale motivo i vertici del mio ufficio non hanno proposto reclamo». Quindi un nuovo attacco di De Magistris ai vertici della Procura della Repubblica e della Procura generale di Catanzaro.

«Auspico che il Csm - ha detto il pm - intervenga rapidamente in ordine alla legittimità ed opportunità dei provvedimenti di revoca della designazione del procedimento cosiddetto Poseidone e dell’avocazione dell’indagine cosiddetta Why Not».

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