Pgt, la Moratti incita i consiglieri: "È la vostra scelta più importante"

Via al dibattito in aula, ma un banco su tre del Pdl resta vuoto Dopo le recenti polemiche, il sindaco ringrazia Albertini e Podestà

Basta polemiche. «Il piano di governo del territorio è la scelta più importante che il consiglio comunale è chiamato a fare». Letizia Moratti apre i lavori del Pgt in consiglio comunale richiamando tutti al senso di responsabilità. Tanto che se la prima versione del discorso conteneva qualche stoccata anche dura all’opposizione, quello letto ieri in aula è stato «ripulito», nel segno della massima condivisione. In palio c’è lo strumento che riscriverà le regole urbanistiche della città dopo venticinque anni, dunque parla di «appuntamento di Milano con il futuro. Ci sono dei momenti in cui le città possono dare una svolta irrinunciabile al loro futuro, e credo che il Pgt rappresenti questa occasione». Un futuro in cui «i legittimi diritti dei privati saranno pienamente riconosciuti e armonizzati con i superiori diritti dei cittadini». In cui «lo sviluppo immobiliare sarà sempre collegato ad un’offerta adeguata di servizi pubblici». In cui «il verde tornerà ad essere una caratteristica della nostra città, come per le principali metropoli europee».
Dopo i veleni dei mesi scorsi con l’ex sindaco (sul piano parcheggi) e la Provincia (sul Pgt), il sindaco approfitta del dibattito in aula per ringraziare, senza nominarlo, Gabriele Albertini («questo risultato nasce anche dal lavoro di chi ci ha preceduto, ed è importante ribadirlo») e sottolinea che nasce «dalla collaborazione con tutte le istituzioni lombarde». Mentre richiama «tutti i consiglieri» a dare il proprio contributo, li ringrazia in spirito bipartisan per l’«apporto finora già dato» e per quello che «certamente potremo dare tutti insieme, in un’ottica dialettica che sarebbe sbagliato pensare di non avere» (ogni riferimento è a Basilio Rizzo della Lista Fo che nei giorni scorsi aveva polemizzato sul punto). In aula ci sono solo 24 rappresentanti della maggioranza su trentasei. Vuoto un banco su tre(compreso quello del capogruppo Giulio Gallera) nonostante il richiamo del giorno prima alla massima partecipazione dopo il forfait di lunedì scorso. Ma tant’è, anche la Moratti (arrivata con un’ora di ritardo) rimane in aula solo un’ora, solo il tempo di ascoltare l’intervento del capogruppo del Pd. Pierfrancesco Maojorino non risparmia accuse, in primis sui frequenti vertici del Pdl che hanno anticipato il via libera del documento in giunta: «Il confronto con le nove zone è stato frettoloso, non è mancata invece la trattativa privata nel centrodestra, anche a casa del sindaco, che dovrebbe maneggiare con maggior cautela la materia visto che appartiene a una famiglia che ha avuto e ha interessi immobiliari in città». Pronostica «una stagione di speculazioni edilizie fini a se stesse» e uno scontro in aula da gennaio, quando la discussione entrerà nel vivo: «Ci aspettiamo un atteggiamento collaborativo altrimenti saremo costretti a iniziative di intensa collaborazione» che significa «alcune centinaia di emendamenti».

L’assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli assicura che il Pgt «è una riforma su cui puntare, per le opportunità di sviluppo che porta con sè e che finora non siamo riusciti bene a sfruttare perchè le regole del vecchio piano regolatore ce lo impedivano».

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