Barbara Silbe
La scena è surreale: paesaggio uggioso, un uomo in equilibrio su un masso sta per spiccare il volo con due ali improbabili, fuori misura, spolpate come i rami secchi del vicino abete. Una fantasticheria quasi leonardesca, se lazione non si svolgesse molto più a nord. In Finlandia, a essere precisi. Un fotografo di nome Janne Lehtinen rende omaggio al padre aviatore e inquadra se stesso, icaro col maglione rosso, macchia evidente nel grigio del giorno, nel momento appena prima del probabile sfacelo.
Lehtinen è uno degli undici artisti finlandesi invitati alla Galleria Photology di via Moscova 25 per lunica tappa italiana di una mostra itinerante dal titolo «The Helsinki School», a cura di Davide Faccioli e Pretti Kekarainen su unidea di Timothy Persons. Gli altri partecipanti sono Miklos Gaal, Iikka Halso, Maarit Hohteri, Aino Kannisto, Pertti Kekarainen, Niko Luoma, Riitta Paivalainen, Jyrki Parantainen, Jorma Puranen, Heli Rekula, a noi sconosciuti, ma alti rappresentanti di quella scuola darte che sulla carta non esiste come istituzione, ma che permette di apprezzare la complessità dellestetica finlandese nel panorama internazionale.
Una collettiva che è invito al collezionismo di qualità, anche se il limite di uno spazio piccolo impedisce di valorizzare la complessità della ricerca. Il catalogo in inglese, pubblicato dalleditore Hatje Cantz, raccoglie 180 scatti. Queste foto sono un estratto, un primo approccio per condividere idee con un mondo lontano, dove la teoria incontra la realtà e la elabora, la reinventa, la plasma secondo gusti, esperienze e poetiche differenti, in un modo che noi, qui, affacciati sul Mediterraneo, probabilmente non sapremmo ripetere.
Miklos Gaal, attraverso una ricercata messa a fuoco e manipolando la pellicola in camera oscura, costruisce scenografie al limite dellastratto, rendendo il mondo diverso da quello osservato; Jorma Puranen si dedica al ritratto, in bilico tra cultura, storia e identità: esposta la sua ultima serie «Ombre, riflessi e tutto questo genere di cose»; in Ilkka Halso è centrale la relazione tra uomo e natura: realizza grandi installazioni che poi fotografa osservandole come opere darte. Degna di menzione infine, la creatività di Aino Kannisto: i suoi clic sono ispirati alla letteratura, al cinema e alla musica e usa un procedimento simile a quello della produzione cinematografica, creando cioè una sceneggiatura, una scenografia, una recitazione dove lei stessa è protagonista.
In occasione di questa mostra, il Photology Shop propone «Miti e leggende nordiche», inedita selezione editoriale dedicata allarte e alla cultura dei paesi nordici, con grandi classici letterari, saggi, libri di fotografia, raccolte musicali e dvd. In vendita anche il calendario Photology 2006 «The Helsinki School». Aperta con ingresso libero fino al 21 gennaio. Orari: 11-19; chiuso domenica e lunedì. Info: 02.6595.285.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.