Cronache

Più di 30mila sui banchi di scuola

L’indirizzo meno ambito è quello artistico richiesto soltanto dal 5 per cento

Più di 30mila sui banchi di scuola

Fabrizio Graffione

I ragazzi genovesi tornano sui banchi di scuola. Sono di più rispetto all'anno scorso: 30.639 contro 29.499, di cui 27.882 nelle trentasei scuole statali (26.290 nell'anno scolastico 2004/2005), 1.189 nelle due scuole civiche (1.636, ma le civiche erano quattro), 1.568 nelle scuole non statali (1.573). Gli studenti sono divisi in 1.449 classi, 1.293 negli istituti scolastici statali (1.250 l'anno scorso), 55 nelle scuole civiche (90), 101 nelle scuole non statali (102). Il Deledda e il Duchessa di Galliera rimangono scuole civiche, mentre l'istituto tecnico industriale Galilei è stato aggregato all'istituto Einaudi/Casaregis e il liceo artistico Barabino al liceo Klee. Per le scuole non statali si registra la chiusura dell'istituto tecnico per geometri Palazzi.
I dati sono stati forniti ieri in Provincia dagli assessori all'Istruzione ed Edilizia scolastica Eugenio Massolo e al Patrimonio Angelo Bobbio in presenza del direttore regionale del Miur, Attilio Massara.
«Nei sei ambiti scolastici della provincia di Genova - ha detto l'assessore Massolo - si riflette il dato nazionale con lo spostamento degli studenti che scelgono i licei piuttosto che gli istituti tecnici. C'è, inoltre, un aumento degli iscritti nelle scuole statali e una conseguente diminuzione dei giovani che preferiscono l'istruzione nelle scuole private e paritarie. A Genova registriamo anche un aumento degli studenti stranieri che scelgono, in controtendenza con i loro colleghi italiani, prevalentemente un'istruzione di tipo tecnico e professionale. Complessivamente quest'anno abbiamo anche notato una diminuzione delle ripetenze degli anni scolastici negli istituti genovesi e, fra i bocciati, la maggior parte sono ragazzi, mentre le ragazze sono in numero inferiore».
I giovani stranieri che siederanno sui banchi delle scuole genovesi sono 1.549, di cui 1.313 nei corsi diurni e 236 in quelli serali e sono concentrati maggiormente negli istituti del centro città. Tra i ragazzi stranieri (il numero più alto è quello degli ecuadoriani, 658, seguiti dalle tre nazionalità peruviana (165 studenti), albanese (137), marocchina (91) sono 500 quelli che frequentano gli indirizzi professionali, 421 quelli tecnico-professionali, 338 queli tecnici, 245 gli indirizzi liceali e 435 quelli artistici.
Aumentano anche gli iscritti ai licei: da quelli di indirizzo scientifico, ai classici, ai psico-pedagogici e ai linguistici, che raccolgono il quarantasette per cento degli studenti, di cui il ventisei per cento, cioè la maggior parte, sceglie di frequentare un liceo scientifico, il quattordici per cento il liceo classico e il sette per cento un istituto magistrale. Il trenta per cento frequenta gli istituti tecnici, con leggeri incrementi negli industriali e al nautico e dati più irregolari e oscillanti negli altri istituti. Il diciotto per cento degli studenti è iscritto ai professionali e il cinque per cento frequenta gli istituti artistici. La Provincia dal 1997 ha finanziato con circa novanta milioni di euro adeguamenti, miglioramenti e nuove strutture per le scuole superiori, portando a norma il settantacinque per cento delle strutture. Per la prima volta a Genova, poi, ci sarà un corso di cinese al liceo civico Deledda, con il sostegno della Provincia, entrata nel consiglio di amministrazione dell’istituto. Nel 2005 sono stati completati interventi per diciassette milioni di euro e avviati cantieri per oltre venti milioni di euro, compreso quello per il nuovo istituto nautico San Giorgio alla Darsena, con fine lavori in programma per il 2007.

Per il prossimo anno la Provincia ha stanziato altri nove milioni per le scuole genovesi.

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