Cronache

Più aiuti a chi ha bisogno

Più aiuti a chi ha bisogno

La Fondazione Carige ha dato vita, alla fine del 2003, alla costruzione della Società strumentale Opere sociali srl con lo scopo di realizzare i progetti statutari nel settore del volontariato, delle filantropia e e della beneficenza al fine di favorire progetti diretti ad affrontare e prevenire le situazioni di povertà e di emarginazione sociale, contrastare fenomeni di esclusione sociale ed incentivare lo sviluppo della solidarietà e di un’integrazione sociale e culturale.
«Un paio di anni fa - spiega il presidente della Fondazione Vincenzo Lorenzelli - abbiamo deciso di uscire dalla cultura dell’erogazione e da quella puramente progettuale per arrivare a un nuovo stadio, il terzo, quello della realizzazione concreta degli scopi espressi nel nostro statuto.
Grazie alla legge Ciampi che permette che le Fondazioni ex bancarie creino società strumentali a questo fine, abbiamo realizzato due società, l’Arte e cultura srl e le Opere sociali srl». La prima, particolarmente attiva nel 2004, anno in cui Genova è stata capitale europea della Cultura, oggi è fortemente impegnata in una grossa operazione nel centro cittadino con la ristrutturazione di Palazzo Carcassi che ospiterà l’attesissimo Centro culturale europeo che attualmente opera nella sede della Fondazione.
«Le Opere sociali srl invece - continua Lorenzelli - a partire dal 2005 sono diventate la nostra nuova priorità come dimostra anche il documento programmatico del 2006 appena approvato che prevede una ridistribuzione dei fondi.
In particolare, la percentuale dei fondi destinati all’arte e cultura è passata dal 27% al 25%, mentre la ricerca scientifica e lo sport salgono rispettivamente al 9% e al 6%. Invariata al 27% la percentuale destinata a volontariato, filantropia e beneficenza, che si attesta saldamente in prima posizione, a testimonianza del crescente impegno della Fondazione a favore del mondo del bisogno».
Il primo intervento importante proprio quello a Nervi con la Casa di accoglienza «Giovanni Culcasi» accanto all’associazione Cilla Onlus, «anche se in realtà ci eravamo già occupati della ristrutturazione delle due ville sturline di via Sturla, edifici di proprietà della Provincia adattati dalla Croce Rossa italiana per questo impiego, poi di villa Marina.
Il bisogno è molto elevato - continua Lorenzelli - questo perché il nostro ospedale pediatrico è un istituto di eccellenza non solo a livello italiano ma anche europeo. Il bacino di utenza del Gaslini non è quindi solo quello ligure ma si allarga a tutte le regioni d’Italia e al Mediterraneo. Questo tipo di aiuto, che potremmo definire di tipo umanitario perché travalica anche i confini, chiede un complesso di strutture che non basterebbero mai». Per questo l’impegno della Fondazione sembra davvero essere appena iniziato.
«Abbiamo appena acquisito il palazzo detto Il Crocicchio di piazza Bandiera che diventerà un centro di accoglienza per soggetti in difficoltà e portiamo avanti anche il progetto di villa Salus in Albaro che dovrebbe diventare un nuovo hospice della Gigi Ghiotti per malati terminali - spiega Lorenzelli - Il Crocicchio, un edificio imponente di 1250 mq su sei piani, diventerà un vero albergo per persone senza fissa dimora gestito dall’associazione San Marcellino Onlus, un piano sarà invece concesso in locazione all’associazione Alpim per i giovani in difficoltà e gli educatori con lo scopo di agevolarne il pieno recupero e il reinserimento nella società, mentre uno spazio di 75 mq è stato dato alla Scuola di specializzazione di medicina, igiene pubblica e assistenza sociale della Croce Rossa».


La società Opere sociali srl braccio operante della Fondazione è tutto questo, e molto altro ancora: «La società - conclude il presidente della Fondazione - potrà organizzare sistemi di assistenza domiciliare, o altre iniziative a carattere assistenziale o sociale, a favore di persone in difficoltà, anche mediante la creazione di case protette per anziani, di residenze per non abbienti, o comunque, per persone bisognose di alloggio, compresi gli studenti».

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