Più capitale per le banche: via alle regole di Basilea 3 "Adeguarsi agli standard"

I governatori trovano l’accordo: requisiti più severi per l’operatività degli istituti che saranno tutti sullo stesso piano. L’entrata in vigore sarà graduale: dal 2013 al 2019, quando avrà piena attuazione

Più capitale per le banche: 
via alle regole di Basilea 3 
"Adeguarsi agli standard"

Michele Seghizzi 

Dopo mesi di discussioni e trattative arriva il via libera alle nuove regole per il sistema bancario. I governatori delle banche centrali e i responsabili della vigilanza del comparto a livello globale, riuniti nel comitato della città svizzera di Basilea, hanno approvato l’accordo (noto come Basilea 3) che impone requisiti più severi alle banche, con un rafforzamento della base patrimoniale.

Obiettivo delle riforme: come ha dichiarato il presidente della Bce Jean-Claude Trichet «dare maggiore stabilità agli istituti», diminuirne l’esposizione ai rischi e mettere una toppa alle criticità emerse negli ultimi 2 anni che hanno messo in ginocchio l’intero sistema finanziario. I responsabili della finanza mondiale si sono confrontati tutto il fine settimana per cercare di sciogliere le ultime riserve. Alla fine l’accordo tracciato si discosta di poco da quanto emerso negli ultimi giorni.

TEMPI
L’entrata in vigore sarà graduale, al fine di non compromettere il necessario sostegno finanziario dell’attività economica. Il primo gennaio 2013 giungeranno le prime misure, che verranno arricchite nel biennio successivo, fino ad arrivare alla piena attuazione delle riforme solamente ad inizio del 2019. Il programma verrà presentato nelle prossime ore al comitato responsabile (Steering Committee) del Financial Stability Board presieduto dal governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. L’ok definitivo si avrà poi successivamente con la ratifica del G20 di Seul a novembre.

RIFORME
La più significativa riguarda il patrimonio minimo che una banca sarà obbligata a detenere. Si passa per il «common equity» (capitale e riserve) dal 2 al 4,5%, con un coefficiente di solidità patrimoniale, chiamato Tier 1, che sale dal 4 al 6% (quello complessivo non cambia e resta all’8%). Verrà poi richiesto di garantire un ulteriore 2,5% di capitale a cuscinetto in caso di emergenza, che si somma ai valori precedenti per portare il totale della copertura al 7% degli assets di una banca.

DEDUZIONI
Le deduzioni dal capitale diventano più rigorose, ma saranno introdotte più avanti negli anni. Ad esempio i Tremonti Bonds potranno rimanere integralmente nel capitale per un lungo periodo, fino al 2020. E questo tipo di strumenti sarà completamente escluso solamente dal 2023. «Le banche nel mondo avranno un periodo di transizione per adeguarsi ai nuovi standard continuando a supportare la ripresa economica» ha sottolineato Trichet.

Bankitalia ha invece rassicurato sulla solidità del sistema nazionale. Non tanto a livello di capitalizzazione, rispetto ad alcuni rivali internazionali, ma a livello di patrimonio, considerato di elevata qualità, in linea con quanto indicato dalle norme di Basilea 3.

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