Napoli. Un partito ancora «leggero», sempre caratterizzato da una forte leadership personale con un rapporto diretto con gli elettori, con i Circoli della libertà a fare da struttura di collegamento con le professioni e le categorie. Questo il futuro di Forza Italia, che si prepara ad aprire la stagione congressuale, secondo la «Fondazione Magna Carta».
La Fondazione ha organizzato una tavola rotonda («Dopo la fine del partito ideologico quale modello di partito?») introdotta dal senatore Gaetano Quagliariello con la partecipazione di Piero Craveri, Luigi Compagna, Biagio De Giovanni, Paolo Macry e Giovanni Orsina. Per Quagliariello, ma anche per gli altri relatori, «il partito onnicomprensivo che ci accompagnava dalla culla alla bara» è definitivamente sconfitto, grazie proprio a Forza Italia, e questo dato va salvaguardato.
In futuro, dunque, Forza Italia «dovrà restare un partito leggero, anche se un po più politico» - precisa - «che dà molta più centralità agli elettori che agli apparati burocratici». Quanto ai Circoli della libertà, «possono svolgere un ruolo attivo nella rappresentanza degli interessi, operando collateralmente».
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