Premessa, «in fatto d’inquinamento non siamo la maglia nera né d’Italia né d’Europa» anche se «sappiamo di avere una situazione critica e la vogliamo cambiare». Virgolettato che Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia, declina con i dati dello smog: quelli relativi ai «primi due mesi del 2009» sono «peggiori» rispetto ai «primi due mesi del 2008» ma sono però «migliori» all’analogo periodo del 2006 e del 2002. Traduzione: «Il fenomeno dell’inquinamento è continentale, non interessa solo la Lombardia e le sue città». La prova del nove è siglata dall’Unione europea: «Ha segnalato la criticità di 23 Paesi su 27, mentre in Italia due Regioni - Calabria e Basilicata - non sono ritenute critiche».
Il governatore lombardo è dunque pronto ad «affrontare la difficile battaglia» perché «vogliamo un’aria più respirabile per le nostre città». Una «battaglia difficile» che «non vogliamo combattere da soli». Obiettivo che spinge il Pirellone a chiedere al governo «una regolamentazione nazionale sulle caldaie, per le fonti rinnovabili e le emissioni inquinanti» e all’Unione Europea di «sostenere la lotta con propri fondi perché è parte in causa».
L’impegno anti-inquinamento di Regione Lombardia non finisce qui: oggi in giunta nuovi incentivi contro lo smog. E con i sindaci dell’area critica che hanno partecipato alla cabina di regia della Regione, in testa la milanese Letizia Moratti, Formigoni ha «condiviso» alcune iniziative. Eccole: potenziamento straordinario dei controlli in tutti i comuni - tra l’altro, «interamente a carico della Regione» - e a partire dalla prossima stagione «il divieto di circolare per i veicoli diesel euro 2». Misure che il presidente Formigoni così dettaglia: «Da oggi in tutti i comuni lombardi ci saranno più pattuglie di vigili per sanzionare i veicoli inquinanti e per controllare gli impianti di riscaldamento. E lo stesso stiamo facendo con i prefetti perché la polizia stradale intensifichi i controlli sulle strade». Della serie, chi sbaglia paga.
Anche il Comune di Milano fa sua parte, chiosa Letizia Moratti: «Uno dei temi più critici è il problema del carico-scarico delle merci poiché il parco dei veicoli commerciali numericamente inferiore rispetto a quello della auto in circolazione è comunque molto più inquinante». Evidente che «occorre ridurre il numero di quei veicoli circolanti» offrendo «la possibilità di istituire piattaforme di vicinato per il carico-scarico delle merci, centri di distribuzione urbana». In soldoni, poli di interscambio posti all’esterno della città dove i mezzi pesanti saranno sostituiti nello scarico del centro cittadino da piccoli mezzi anche elettrici.
Milano ha però già avviato, continua il sindaco Moratti, parte degli interventi promossi dalla Regione: «Abbiamo messo in campo più controlli su veicoli e caldaie» con il risultato di 22.642 test (su veicoli diesel e benzina euro 0, diesel 1 e motorini a due tempi) e 595 automobilisti multati dal 15 ottobre scorso fino alla fine di febbraio. Quanto alle caldaie, segnala una nota del Comune di Milano, per l’anno 2008-2009 sono previste 8.500 verifiche sugli impianti di potenza inferiore ai 35 Kw ovvero le caldaie autonome e 5.000 test sugli impianti di potenza superiore.
Insomma, dalla Regione interventi sia sul versante del traffico che su quello del riscaldamento e industriale.
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