T ecnicamente superba, questa affermazione finale della Ferrari, con le difficilissime gomme «super soft», che sono state l'emblema degli ultimi, strepitosi progressi di Maranello. Il tutto mentre nelle mie orecchie rimbombava il sottofondo delle grida dei ragazzi di cinquant'anni fa, immancabili in simili frangenti: «Nello sport, San Giovanni non fa inganni!...». Pensando all'odiosa vicenda dello spionaggio della McLaren ed anche alle cattiverie del pur brillante Hamilton. Ultima, proprio quella delle qualifiche della vigilia, contro un Raikkonen stranamente emotivo: nessun ostacolo reale, ma che brutto gesto, quando una uscita dalla corsia-box, in prova, deve doverosamente far alzare il piede, nel rispetto di un avversario lanciato verso la sua «pole». Proprio una maleducazione sportiva, che non poteva abbinarsi ad un titolo mondiale. Per sottacere le altre cattiverie nei confronti di Alonso.
Tutto secondo giustizia; tutto da dimenticare. Anche in chiave Ferrari, vista la classe mostrata nel sorpasso Raikkonen-Massa, al riparo degli strali di questa insopportabile Fia-Tv, che sarebbe stata pronta a scagliarsi contro i giochi di squadra, assurdamente vietati in un sport di squadra. Visto come è semplice, in barba a Bernie Ecclestone e ai suoi faraonici diritti tv? Basta un cambio-gomme anticipato di tre giri, con le «super soft», e il gioco è fatto. Specie con l'accordo dei piloti, che hanno potuto sospendere il patto di non belligeranza, del tutto sciocco, quando esiste una gerarchia di classifica mondiale.
E Monsieur Jean Todt, nonostante la sua apparente mancanza di polso ed i vari cedimenti d'autorevolezza del «team» ha riscattato la pessima condotta del Gp di Turchia del 2006, con la pesante perdita mondiale da parte del grande Schumacher.
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