Più gas ed energia verde In trattativa con la Total

La crisi ha colpito i consumi di carburante e il settore della raffinazione ne ha risentito, ma Erg conferma la sua strategia di investimento che punta allo sviluppo di un gruppo «multienergy», che fa perno non solo sulla vendita di gasolio e benzina, ma anche sulla crescita nella produzione di elettricità da fonti rinnovabili, cui si aggiunge il rafforzamento nel settore del gas. Il piano industriale al 2013 vede un leggero calo degli investimenti nella raffinazione, che punterà a una maggiore efficienza e sicurezza, ma non a una crescita dei volumi di produzione. D’altro lato su circa un miliardo di spesa previsto, 300 milioni andranno alla crescita delle fonti rinnovabili, con l’obiettivo di arrivare a 370 megawatt di potenza installata nel 2012. Inoltre la centrale termoelettrica di Priolo permetterà non solo l’autosufficienza energetica, ma darà anche la possibilità di entrare sul mercato delle forniture alle piccole imprese.
Piuttosto ci sono due punti che potrebbero segnare una svolta nel futuro del gruppo. Innanzi tutto il rigassificatore di Priolo, che sarà costruito al 50% con Shell: le autorizzazioni dovrebbero arrivare tutte entro fine anno, poi, ha detto il presidente Edoardo Garrone, entro la metà del 2010 verrà presa una decisione definitiva sulla sua costruzione, che avrà un costo complessivo sui 6-700 milioni. L’impianto, se si farà, dovrebbe entrare in funzione nel 2014. Non è escluso che nell’operazione possano entrare nuovi partner, ha precisato l’ad Alessandro Garrone.
L’altro fronte, delicato, è quello della raffinazione e distribuzione, i margini sono risicati e il bilancio è in rosso: i Garrone hanno tuttavia detto che faranno il possibile per confermare il dividendo. In questo potrebbero essere aiutati dalla liquidità ottenuta dall’accordo con la russa Lukoil.

Sta però diventando sempre più strategico trovare un partner nella distribuzione, ora che si sono chiuse le strade di nuove acquisizioni: Alessandro Garrone ha confermato le voci di una trattativa «anche» con la francese Total. E infine dal dicembre 2010 parte l’opzione put sul 51% della raffineria di Priolo, della durata di 4 anni. Ma i Garrone hanno ribadito di voler restare nel settore.

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