Cronache

«Più multe, ma non per arricchire i vigili»

«Più multe, ma non per arricchire i vigili»

«I vigili urbani non guadagnano alcuna percentuale sulle multe che fanno». È secco e incisivo Francesco Scidone l'assessore comunale al Traffico che torna prepotentemente sulla questione della «quattordicesima» legata alla quantità di sanzioni emesse dal corpo della Polizia Municipale, questione denunciata ieri dal Secolo XIX, con un titolo che lascerebbe poche interpretazioni: «Vigili: chi più stanga più guadagna». E la smentita non tarda ad arrivare. Il tempo insomma di leggere l'articolo e prende il via una conferenza fiume, quasi a due voci: Comune e Secolo XIX - dove l'assessore, insieme a Roberto Mangiardini comandante della Polizia Municipale di Genova e al direttore generale del Comune Mariangela Danzì, smantellano la tesi indicata dal quotidiano. «Non è assolutamente vero. Io parto dal ringraziare il corpo della Polizia Municipale per il lavoro svolto durante quest'anno - spiega Scidone -. Smentisco categoricamente che in alcun modo, alcuna modalità e per alcuna ragione, esista un premio di produttività legata alle sanzioni, che viene data ai vigili. Questo non è affatto vero. È invece vero, che nel piano di gestione del corpo della Polizia Municipale è stata data la direttiva di aumentare i servizi e i controlli legati alla sicurezza stradale. Questo sì. Si deve dunque operare il 15 per cento di controlli in più. E maggiori controlli vogliono dire, maggiori sanzioni - aggiunge -. L'obiettivo a inizio mandato era quello di diminuire gli incidenti stradali, diminuendo così il numero dei morti e dei feriti sulle nostre strade. E i numeri ci stanno dando ragione. I dati alla mano dimostrano infatti che, al 22 luglio 2009, gli incidenti mortali sono meno della metà rispetto allo scorso anno, e ancora meno rispetto al 2007. E questo è frutto delle sanzioni, oltre che della prevenzione e dell'educazione stradale».
La smentita arriva anche dal direttore generale che parla di una probabile cattiva interpretazione del programma nel quale si specifica quale sia il «valore da raggiungere». E la ferma smentita del presunto scoop del Secolo XIX sorprende anche chi era già intervenuto a commentare la notizia. L'argomento non aveva certo lasciato indifferente il consigliere regionale del Pdl Matteo Rosso (vice presidente della Commissione regionale della Sicurezza sociale): «Un provvedimento irrazionale quello che lega l'aumento della retribuzione dei vigili alla quantità delle multe, perché associa gli interventi a valutazioni aprioristiche del tutto estratte e solo ad alcune ben specificate nell'elenco», aveva commentato. Il consigliere comunale Gianni Bernabò de La Destra si è detto pronto a richiedere un intervento nel prossimo consiglio comunale; mentre i colleghi Giuseppe Murolo e Aldo Praticò (Pdl) hanno presentato un'interpellanza al sindaco Marta Vincenzi.

Le parole dunque di Scidone, Mangiardini e Danzì dovrebbero però contribuire a chiarire molti dubbi.

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