Politica

Più sesso che sentimenti Ecco il diario delle donne nell’era di internet

Una volta c’erano le confessioni disinibite di Saffo o di Anais Nin, ora c’è il ballo sexy della cinese Mu Mu

Eleonora Barbieri

da Milano

Da un’isoletta greca, e da molti secoli fa arriva la prima testimonianza di una voce femminile senza tabù, senza timore di mettere a nudo la propria anima e la propria vita intima: Saffo narra la sua vita, così come è tracciata e guidata dalla «tela di Afrodite», l’amore scandagliato non soltanto sotto la lente dello spirituale ma, anche, della fisicità. Da allora il diario delle donne rimane un mistero che attrae attenzioni, non solamente biografiche: perché conoscere la vita (molto privata) di signore e signorine, soprattutto se famose, è una curiosità che alimenta ulteriori fantasie, anche solo per il fatto che abbiano deciso di raccontarsi. Oggi, su internet, è facile imbattersi in diari decisamente personali; ma, per qualche secolo, che cosa pensasse Lesbia (la «amica omnium» delle avventure di Catullo) è rimasto spesso oscuro al grande pubblico.
La mente eccelsa di Eloisa scava nel profondo della sua relazione con Abelardo: non tutti hanno letto le opere del genio della logica medievale, ma molti sono stati incuriositi da questa storia narrata in prima persona, da una donna. Il punto di vista femminile trionfa nelle pagine di Anais Nin: all’inizio del ’900 in molte si sono già cimentate con la forma del diario ma nessuna, finora, ha avuto il coraggio di indagare ogni dettaglio del corpo e della fantasia. Anais descrive le sue relazioni, non solo intellettuali, con artisti e scrittori nella Parigi degli anni ’30: il suo «Diario», che copre un arco di 35 anni, la rende un mito, che lei spiegava così: «L’esistenza personale, quando è vissuta profondamente si allarga sempre in una realtà che la trascende».
Da allora, i diari sono diventati sempre più espliciti e pubblici: oggi su internet i blog al femminile non risparmiano dettagli. Tutti possono leggere righe compromettenti, basta sbirciare fra i «post» (i commenti pubblicati di volta in volta): e, a volte, lo scopo è proprio questo. Anche Melissa P, autrice di un’autobiografia assolutamente intima, si è lasciata contagiare dal web: «I blog riescono a squarciare il silenzio di internet, perché sono tridimensionali, perché sono sfaccettati, perché sono veri». Forse non tutti assolutamente veritieri, visto che la rete è anche popolata da diari «di facciata»; alcune presentazioni sono più che ammiccanti: «C’è in questo post una donna che ama la vita, curiosa, che gioca per puro piacere» (si chiama «Arusa» e si è persino fatta intervistare). La 23enne romana «sociopatica» accoglie i visitatori con una rivelazione: «Sotto la quarta non è vero amore»; seguono consigli e cronache dettagliate.
Altre regalano al grande pubblico pensieri personali ma, anche, sfumature ricche di poesia: come la giovane Angela Buccella, «violentemente Angela», come recita il suo diario on line, autrice di libri dedicati al mondo del femminile e, soprattutto, al corpo delle donne. La sua mentore è un’eroina del mondo dei blog, Francesca Mazzucato, scrittrice che ama donare i suoi pensieri alla rete e curatrice della raccolta di racconti erotici al femminile «Tua, con tutto il corpo», un libro che la blogger Tittyna ha accolto così: «C’è odore di donne che non hanno più paura, né rispetto, né sottomissione, per le regole e le consuetudini che le vogliono semplici ancelle di un rito da spettatrici scevre dal desiderio. Donne che hanno aperto la porta e sono uscite nude in strada, senza più nulla addosso, svelate ma non smarrite, consapevoli del loro nuovo ruolo e della loro forza». Donne che vivono come in un «web and the city», come le animatrici di «microbloggiallo».
Donne che non hanno paura, nella Cina pronta a censurare ogni virgola sospetta, a spogliarsi sulla rete, non solo a parole: come «Mu Mu», soprannome di una misteriosa ballerina «membro del partito» che, sul suo blog, aperto a luglio, compariva ogni sera, verso mezzanotte e, coperta da qualche pentola, dava vita a una danza sexy e provocante: «Il mio corpo non è un segreto per te - ha risposto a un fan - finché non vedi il mio viso: perché quando quattro occhi si incontrano, l’unica cosa che può scoppiare è l’amore».


Lesbia racconta senza veli, ma la maschera rimane.

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