Più di sette milioni gli italiani in vacanza per il Ponte di Ognissanti

Secondo Federalberghi la platea di chi trascorrerà almeno un giorno fuori casa è aumentata del 3,5% rispetto allo scorso anno. L'87% resta in Italia, la montagna la meta più gettonata. La durata media sarà di tre giorni.

Per la serie «c'è grossa crisi ma poi stranno tutti in vacanza», gli italiani si mettono in viaggio in massa per il ponte di Ognissanti. Sono, infatti, circa 7,3 milioni le persone che hanno scelto di lasciare la città e trascorreranno almeno una notte fuori casa. Secondo un'indagine di Federalberghi, il 3,5 per cento in più rispetto allo scorso anno. Di questa platea di vacanzieri l'87 per cento ha scelto di restare in Italia, e sono le località montane quelle più «gettonate» (scelte dal 40 per cento). Il 21,5 per cento preferisce il mare, il 19 per cento le città d'arte e un 5,5 per cento coglie l'occasione per ritemprarsi alle terme o in spa. Quasi mezzo milione, secondo Coldiretti, gli italiani che hanno approfittato dei quattro giorni di ponte per tornare nei loro centri di origine, mentre i timori sulle condizioni meteorologiche hanno scoraggiato la vacanza in campagna: gli agriturismi registrano infatti prenotazioni limitate, con un calo dei pernottamenti dell'8 per cento. A pesare è soprattutto l'effetto della violenta alluvione in Liguria e in Toscana, zone votate all'agriturismo; in tutte le aree colpite dal maltempo, come le Cinque Terre e la Lunigiana, le prenotazioni sono state disdettate. Va meglio per i ristoranti di campagna, che continuano ad attrarre turisti e famiglie, con un incremento medio del 5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010.
L'albergo è la struttura prescelta dal 32,7% dei viaggiatori, seguito dal 27,6% di chi va in casa di parenti o amici e dal 12,1% che si reca in casa di proprietà. La durata media del soggiorno durante questo ponte sarà di 3,2 notti trascorse fuori casa (rispetto alle 3 notti del 2010). Secondo i calcoli di Federalberghi, la spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 251 euro (rispetto ai 248 del 2010 per un +1,2%). Il giro d'affari si attesterà su 1,83 miliardi di euro (rispetto a 1,74 miliardi del 2010 per un +4,7%).
Numeri importanti per un esodo che sarà comunque segnato da un bel salasso sul fronte del prezzo dei carburanti. Secondo il Codacons, considerando due pieni di carburante ad automobile per l'intero periodo di vacanza, ogni automobilista spenderà 25,6 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2010 in caso di auto a benzina, e addirittura 27,4 euro in più per le auto diesel. Lo scorso anno - spiega l'associazione - in occasione della festività di Ognissanti un litro di verde costava 1,377 euro, mentre oggi la media è pari 1,633 euro/litro; il gasolio veniva 1,258 euro al litro, e oggi costa 1,532 euro/litro. Ciò significa che i milioni di automobilisti che si mettono in questi giorni in viaggio dovranno fare i conti con una maxi-stangata complessivamente pari a quasi 190 milioni di euro solo per la voce carburanti.

Una stangata determinata dai prezzi alla pompa ma anche dalle accise sulla benzina e dall'aumento dell'aliquota Iva che, secondo il presidente Carlo Rienzi «di fatto rende i prezzi di benzina e gasolio in Italia tra i più alti del mondo».

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