Che tocca anche ai grossisti non utilizzare lavoratori in nero, be non è una novità. Leit motiv non fresco ma che Sogemi ribadisce quando si (ri)solleva il problema dellillegalità e del caporalato nella cittadella dellortofrutta. Questione delicata per via Lombroso, dove entrano più di dodicimila persone ogni notte e dove larea di ottocentomila metri quadri è monitorata con telecamere. Ma il risultato, sostiene la Cgil, rimane ancora insufficiente.
Tesi ripetuta anche allassemblea generale dellOrtomercato voluta dai grossisti di Unico, con tanto di premessa «che il lavoro nero è pure provocato dagli alti costi imposti dal gestore della struttura» e che «il lavoro nero mette a rischio la sicurezza del mercato». «Il contrasto spetta allispettorato del lavoro. Ma la pressione devessere fatta anche dallente pubblico, dal Comune di Milano e dalla stessa Sogemi» fa sapere Marco Levoni, presidente nazionale di Unico. Che, quindi, invita a una «revisione delle tessere dingresso in una struttura che pure il sindacato definisce fatiscente». Altrimenti? «Ci autogestiamo da noi una struttura tutta nostra». Dichiarazione che Paolo Lombardi, neopresidente di Sogemi, commenta con un «niente di nuovo»: «La precedente presidenza ha molto fatto sul versante sicurezza e controlli, dalla recinzione completa della struttura alla verifica capillare degli ingressi. Ma la struttura è vecchia e pure ampia e le caratteristiche dellattività commerciale è davvero complessa».
Giustificazioni doverose non per lavarsi le mani del problema, ma per delineare quello che il perimetro che vede impegnato il nuovo consiglio damministrazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.