Cronaca locale

È più smart e turistica, ma la Grande Milano ha sempre meno negozi

Carlo Sangalli rieletto presidente Confcommercio chiede di "rendere le nostre città più vivibili"

È più smart e turistica, ma la Grande Milano ha sempre meno negozi

Crescono l'e-commerce, il turismo e le attività legate alla movida. Diminuiscono i negozi, anche di alimentari. Il terziario analizza lo stato delle proprie attività ai tempi della crisi energica e dopo la pandemia. Con un monito nelle parole di Carlo Sangalli, rieletto, per acclamazione, presidente Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza: «Bene l'innovazione tecnologica, ma attenzione a non creare disequilibrio e rendere le nostre città meno attrattive e vivibili. Servono ancora più innovazione e più incentivi».

La Grande Milano è più smart e digitale ma deve fare i conti con sempre meno negozi e il valore sociale che questi rappresentano. Vive il momento di transizione alle prese con il rincaro dell'energia, l'inflazione e una ricaduta sui consumi. Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza è la più grande associazione territoriale d'imprese di Confcommercio (e fra le maggiori associazioni territoriali d'imprese d'Europa) con oltre 40 mila imprese per 352 mila occupati e 113 associazioni territoriali e di categoria che rappresentano tutti i settori del terziario.

Le imprese del terziario a Milano, Monza Brianza Lodi, sono complessivamente in aumento: + 4%, 285.096 nel 2023 contro 274.346 del 2019. Nel terziario crescono di più gli addetti: +10%. Ma è il commercio online a registrare una forte crescita. Dal 2019 a oggi c'è stato un 101% in più di imprese e un aumento di occupati: + 483% nel 2023: ancora più alto + 536% l'aumento di occupati a Milano. Significativi sono anche gli incrementi di imprese nell'innovazione digitale + 17% con un + 20% di addetti e fra le attività turistico-ricettive (+13%). La contrazione più consistente riguarda il commercio al dettaglio. Le imprese non di alimentari hanno registrato un - 12%; nell'alimentare un - 7%. Nel settore alimentare crescono, invece, gli addetti (+ 6%). A Milano il calo del numero di imprese del commercio al dettaglio è del 9% nel non food e dell'8% nell'alimentare.

Il quadro è più complesso sulla ristorazione e gli esercizi della movida. Vi è una diminuzione generale per tutte le provincie sull'ingrosso: - 5%. In leggero calo la ristorazione -2%, ma, in città, i pubblici esercizi sono in aumento come unità locali: le attività che compongono il comparto movida sono cresciute del 5%. A Milano si conferma il calo anche nei punti vendita del commercio: -4%. Sangalli ha concluso ribadendo «che occorrono anche più incentivi per le attività commerciali che danno valore al territorio». Ecco gli eletti al Consiglio direttivo.

Vincenzo Albanese (FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza); Luigi Alemani (Magenta e Castano Primo); Alessandro Barbone (Vimercate); Umberto Bellini (Asseprim); Simonpaolo Buongiardino (Assomobilità); Pietro Buscemi (Assomultimedia); Marco Coldani (AssICC); Andrea Colzani (Federmodamilano); Marco Corci (Bollate); Matteo Cunsolo (Associazione Panificatori); Giacomo Errico (Apeca); Roberto Fassini (APAM artigiani); Paolo Ferrè (Legnano); Simone Ugo Frigerio (FTO); Emanuele Frontori (Basso Lodigiano); Marco Galbiati (Federmobili Milano); Riccardo Garosci (Aice); Paola Generali (Assintel); Valeria Gerli (ConfGuide Gitec); Fabrizio Gironi (Sesto San Giovanni); Caterina Ippolito (Melegnano); Angelo Maino (ART Arti della Tavola e del Regalo); Giovanni Moro (Corsico); Fabio Moroni (Assotecnica); Adele Nardulli (Federlingue); Maurizio Naro (Federalberghi Milano); Carlo Alberto Panigo (Rho); Giorgio Pellegrini (Macellai); Alberto Petranzan (Fnaarc agenti rappresentanti di commercio); Domenico Riga (Monza); Nicolas Rigamonti (Gorgonzola); Luca Squeri (Figisc gestori carburanti); Lino Stoppani (Epam pubblici esercizi); Donato Turba (Melzo); Mario Vincenzi (Assopetroli); Raffaele Volpe (Dismamusica).

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