Fabrizio De Feo
da Roma
«Se scopro chi ha architettato una roba del genere gli metto le mani addosso...». Raccontano che la furia di Antonio Bassolino si sia abbattuta fin dal primo mattino, subito dopo la denuncia de Il Giornale, sui consiglieri della sua stessa parte politica, i Democratici di Sinistra. Il governatore campano non ha perso un minuto. Ha alzato la cornetta e si è intrattenuto al telefono con Pietro Ciarlo, consigliere regionale della Quercia ed estensore dellarticolo 23 del collegato alla Finanziaria campana, lo stesso con il quale la commissione Bilancio della Regione Campania aveva approvato nottetempo un aumento del 15% per gli stipendi degli assessori regionali e un miglioramento del trattamento pensionistico per i consiglieri regionali. Ciarlo pare si sia detto alloscuro del blitz «alza-stipendi». Alla fine, insomma, la paternità della norma è rimasta ignota, visto che nessun consigliere ha deciso di fare «outing», confessando di essere lautore di quel codicillo ben mimetizzato nelle pieghe del testo.
La rivelazione del Giornale, comunque, un primo effetto concreto sembra averlo sortito: il ritocco agli stipendi dei politici campani non si farà. E linnalzamento delle tasse regionali non sarà accompagnato da un altro contestuale aumento: quello delle buste paga degli assessori. Il primo ad annunciare il dietrofront è il vicepresidente della giunta, nonché assessore al Bilancio, Antonio Valiante. «Non ci saranno aumenti per gli eletti in Consiglio regionale della Campania né per gli assessori» fa sapere lesponente della Margherita. «Si tratta di una modifica proposta in commissione, che insieme allintero collegato sarà rivista lunedì prima della discussione in Consiglio. Se la norma dovesse comportare aumento di spesa o incrementi delle indennità, esprimeremo il nostro netto dissenso».
Poco dopo, sulla delicata questione è lo stesso Bassolino a dettare un comunicato. «Non so nulla di una norma presentata nella commissione Bilancio del consiglio regionale che prevederebbe aumenti di indennità e di vitalizio per consiglieri e assessori» dice il governatore campano. «Poiché tra le principali scelte del Bilancio 2006 cè una seria riduzione della spesa corrente, è evidente - prosegue Bassolino - che questa norma è sbagliata e che dunque, come ha già detto il vicepresidente Valiante, non deve essere approvata dal consiglio regionale».
Sullaltro fronte lazzurro Fulvio Martusciello - che vanta il record di consigliere regionale più votato non solo della Campania ma di tutto il territorio nazionale - guarda con disincanto allo sdegno «a posteriori» dei dirigenti dellUnione. «Questo tentativo di retromarcia è grottesco e ridicolo. Resta sul campo di battaglia un aumento dellIrpef e dellIrap che va a gravare sui cittadini e sullaltro fronte un tentativo di aumento dellindennità di assessori e consiglieri da parte del centrosinistra. Un aumento che senza la denuncia del Giornale sarebbe tranquillamente passato in cavalleria. A questo punto qualcuno, quando la commissione Bilancio tornerà a riunirsi domani, dovrà proporre labrogazione della norma. Voglio proprio vedere con quale faccia lo farà, visto che, nonostante quello che vogliono sottintendere, non si trattava di una modifica semplicemente proposta in commissione bensì approvata in commissione».
Sullo sfondo delle spine del bilancio campano, anche la politica nazionale accende i riflettori sulla Regione guidata da Antonio Bassolino.
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