La Copra Piacenza approda alla prima finale di Champions League di volley della sua storia con un combattuto 3-1 su Treviso, successo raggiunto con una grande prestazione di squadra. Eppure gli emiliani hanno dovuto fare a meno, pochi punti dopo l'avvio del derby tricolore, di Simeonov. Lo schiacciatore bulgaro ha provato a essere della partita, ma sul 12-12 del primo parziale si è dovuto arrendere al tallone destro dolorante.
Difficile trovare un autentico protagonista tra gli emiliani: al di là di un ottimo Bravo, di un Meoni che ha svolto ottimamente il proprio compito e del duo Zlatanov-Granvorka, implacabili nei momenti caldi, gli uomini di Lorenzetti sono stati bravi a risolvere alcune situazioni complicate, come nel combattutissimo finale del secondo set.
Treviso, invece, pur giocando una gara di livello assoluto, si è spesso disunita ed è apparsa imprecisa, specie al servizio. Eppure il match era partito nel modo migliore per i campioni d'Italia che avevano chiuso il primo set con il punteggio di 25-22. Al rientro in campo però, complice un calo generale, la Sisley ha lasciato andare avanti nel punteggio la Copra, recuperando solo nel convulso finale di set, chiuso comunque dagli emiliani grazie a tre punti decisivi in serie di Bjelica.
A questo punto la sfida tutta italiana si fa davvero incandescente, specie nello spettacolare terzo set (25-23), vissuto su continui ribaltamenti di fronte.
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