Piano casa Ai Comuni facoltà di scelta su aree da escludere

Spetterà ai Comuni liguri stabilire quali aree del loro territorio devono essere escluse dal piano casa. Lo ha stabilito la maggioranza di centrosinistra in Regione in una riunione svolta nel pomeriggio di ieri. I gruppi hanno anche deciso di non presentare in Consiglio regionale emendamenti al piano casa della giunta per estendere anche ai manufatti produttivi la possibilità di ampliamenti volumetrici. «Siamo tutti d’accordo - ha detto il capogruppo Pd Michele Boffa - a dare ai Comuni la possibilità di decidere entro 45 giorni dalla entrata in vigore della legge se escludere alcune parti del loro territorio dal piano casa».
Italia Nostra, intanto, respinge il testo base del piano casa ligure e chiede che il provvedimento sia ritirato per presentarne «uno più pensato per le esigenze della Liguria». La richiesta è contenuta in una lettera inviata dal neo presidente regionale di Italia Nostra Roberto Cuneo al Presidente della Regione Claudio Burlando.

«La configurazione dell’edilizia ligure - scrive Cuneo - è molto differente da quella media italiana per cui è pensata la legge nazionale: è ben diverso un paesaggio articolato in centri storici ed in edilizia immersa in un paesaggio costiero e prezioso, rispetto all’edilizia di pianura articolata in villette e case a schiera». «L’edilizia ligure - prosegue - ha certo opportunità di miglioramento per i cittadini, non nel senso di un ampliamento (la stanza in più) ma nel senso di un frazionamento migliorativo».

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