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«Piano casa», il nuovo ruolo del geometra

«Piano casa», il nuovo ruolo del geometra

Marylin Fusco, assessore regionale all’Urbanistica, nonché vice presidente della Giunta regionale, è stata ospite, nei giorni scorsi, del Collegio dei Geometri genovesi. È stata protagonista di un incontro organizzato appunto dal Collegio per affrontare e approfondire il tema del nuovo «Piano Casa». Ha avuto anche uno scambio di riflessioni con il presidente (riconfermato in questi giorni per la quinta volta) Luciano Piccinelli. Ecco alcune battute fra le più significative.
Assessore cosa l’ha spinta a fare politica?
«Perché, dopo varie esperienze professionali, ho pensato di poter dare il mio contributo alla risoluzione dei tanti problemi che riguardano la vita dei cittadini».
In questi mesi di assessorato che idea si è fatta dell’urbanistica ligure?
«L’urbanistica è una galassia molto complessa. Vi sono tante leggi inapplicabili. Il mio obiettivo è riuscire a disegnare un Testo unico che semplifichi le tante procedure e avere così dalle normative nuove una chiarezza e una trasparenza maggiori. Ci sono piani urbanistici in Regione rimasti per anni fermi. Certi progetti possono definirsi dei “cadaveri”, mai riesumati o insoluti».
Quindi che tipo di politica urbanistica?
«Vorrei una politica di buon senso. Una politica dal volto pulito, naturalmente supportata da forti e precise e rigorose valutazioni tecniche».
Parliamo del «piano casa». Ci auguriamo di veder funzionare con il nuovo testo, al momento, sostanzialmente inutile. È così?
«Indubbiamente la legge esistente non è servita a nulla. Non parliamo di cementificazione. Le innovazioni al contrario debbono essere positive e di utilità per tutti. Vogliamo approvare anche leggi sulle attività produttive, proprio per incrementare questo comparto. Abbiamo aperto al dialogo con gli operatori del settore. Abbiamo cercato, laddove era possibile, di far recuperare il tempo perduto».
E sul tema della cementificazione che molti suoi avversari hanno portato sul banco delle critiche?
«Tutto si può dire, ma non che abbiamo facilitato la cementificazione. Sono spesso strumentalizzazioni. Lo scempio del nostro territorio è alla portata di tutti. Non abbiamo spostato un centimetro di cemento, abbiamo lavorato solo e soltanto sull’esistente. Sa, il tema del cemento è considerato una “vetrina” politica quando si avvicinano le elezioni. Vogliamo chiederci, su questo versante, in passato cosa ha fatto la Regione? E allora? Ripeto: con le nostre leggi costruiamo solo sul costruito».
Assessore, come considera la figura del geometra in rapporto alle sue competenze. Noi guardiamo sempre alla «concretezza».
«Sono convinta che il ruolo del geometra, in questo panorama, sia di fondamentale importanza. Intanto voi avete una conoscenza specifica di queste leggi. E da parte nostra desideriamo avere la vostra visione dei problemi tecnici che andiamo ad affrontare. Io penso che una collaborazione fattiva con i vostri esperti ci sarà di grande aiuto».
Infine, assessore, quali sono i suoi prossimi obiettivi?
«Le attività di questo assessorato è lunga, intensa e caratterizzata da tanti traguardi.

Dico solo tre obiettivi: l’ampliamento delle attività produttive, la modifica della legge n. 36 sull’urbanistica con la redazione di un Testo Unico e la revisione del Piano territoriale paesistico della costa. Penso che, se raggiungeremo questi tre obiettivi, avremmo fatto già un buon lavoro.

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