Il piano tedesco per l’Italia, senza l’Alitalia

In Italia, il mercato del trasporto aereo ha sempre avuto due importanti attori internazionali: Air France e Lufthansa. Air France dal 2002 è alleata con Alitalia, insieme alla quale gestisce il mercato italiano; l’alleanza globale cui appartengono è SkyTeam. Lufthansa invece il mercato italiano lo serve in proprio, anche attraverso la controllata Air Dolomiti; dal 2000 ha un rapporto di code sharing con Air One. Il peso di Air France e Lufthansa in Italia, finora, è stato equilibrato, pur con caratteristiche diverse. Questo è uno dei motivi per cui gli esperti sono sempre stati convinti che, alla fine, dopo crisi e salvataggio, Alitalia avrebbe confermato l’alleanza con Air France: se così non fosse, questa rischierebbe di perdere completamente il mercato italiano. Cosa che non si può permettere.
La posizione di Lufthansa è, in questo senso, più solida e articolata. Se Alitalia si sposa con Air France, essa perde solo una parte marginale delle sue posizioni nella Penisola, e cioè il rapporto commerciale con Air One. Il resto rimane intatto. Anche in questa chiave, anticipando un po’ gli eventi, herr Mayrhuber ha creato Lufthansa Italia: in una logica di difesa e d’attacco insieme, per compensare l’eventuale perdita del rapporto con Air One e per colmare gli ampi spazi vuoti di cui oggi dispone Malpensa. In questo senso Lufthansa ha già dato una mano alla Sea, alla Lega, al Nord, alla Moratti e a Formigoni (quest’ultimo ha a lungo preannunciato la creazione di una compagnia del Nord, che tuttavia non si è ancora materializzata). Oggi, nel mantenere viva una trattativa con la nuova Alitalia, dà una mano anche a questa, che potrà dire: noi ci avevamo provato.
L’unico «fatto» di Lufthansa, nell’arco di due anni, è stato solo quello di basare a Malpensa sei aerei di medio raggio, per destinazioni europee (Lufthansa Italia). Il resto è rimasto allo stato di parole. Né alla prima né alla seconda gara pubblica per l’acquisto di Alitalia, Lufthansa ha partecipato. Da quando Cai si è attivata per scegliere il partner straniero, i tedeschi hanno espresso «interesse»; ma dando la sensazione di esprimersi «per principio» e non con la stessa concretezza con cui, nel frattempo, compravano la compagnia belga Brussels, acquistavano l’austriaca Austrian e trattavano con la scandinava Sas, per la quale in questi giorni si parla di fusione. Ci sono stati numerosi colloqui tra i vertici di Cai e di Lufthansa, ma l’ultimo risale a più di un mese fa. Le uniche richieste di Lufthansa trapelate erano di acquisire il 40% di Cai e di pesare nella governance: improponibili, e c’è stata una marcia indietro. In un’intervista al Giornale, solo 15 giorni fa, uno dei collaboratori più vicini al numero uno Mayrhuber, Klaus Walther, ammetteva candidamente che di Alitalia Lufthansa non aveva neppure visto «un business plan dettagliato». «Smontare» gli accordi in essere con Air France e con SkyTeam comporterebbe una penale di 200-300 milioni, e tiepidamente Lufthansa lasciava intendere di essere disponibile a pagarla. Si sa, tuttavia, che il governo e in particolare il sottosegretario Gianni Letta - favorevoli a Lufthansa - avevano messo allo studio fin da settembre l’ipotesi di scaricare la penale sull’amministrazione straordinaria (facendo un favore ai tedeschi ma uno sgarbo a Parigi, che l’avrebbe così vista sfumare): non se n’è fatto nulla.
Lufthansa Italia da febbraio collegherà Malpensa con Barcellona e Parigi (Charles de Gaulle), da marzo anche con Bruxelles, Budapest, Bucarest e Madrid, da aprile con Londra (Heathrow) e Lisbona. Per l’estate ha chiesto la possibilità di volare anche a Roma, Napoli e Catania. Non stupirà se, dopo aver portato a regime i voli europei, Lufthansa proverà a lanciare anche qualche collegamento intercontinentale: verso gli Stati Uniti le norme glielo consentono già.

Ma non stupirà se, dopo aver dato una mano a Cai ad alzare il prezzo e a Malpensa a riprendere traffico, Lufthansa chiederà una «compensazione» su Linate, magari sulla tratta per Roma, che è una delle più redditizie del mondo.

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