Gian Micalessin
Sarà anche un presidente senza poteri, ma a giudicare dai complotti orditi per assassinarlo non sembra un presidente senza nemici. Dopo le trame di alcuni esponenti dellala militare di Hamas decisi a farlo saltare in aria minando le fondamenta del palazzo presidenziale di Gaza ora Mahmoud Abbas (Abu Mazen) è nel mirino della Jihad Islamica. Lorganizzazione fondamentalista, rivale di Hamas e sospettata di legami con il «Partito di Dio» (Hezbollah) libanese e il regime iraniano, avrebbe - secondo fonti dei servizi di sicurezza palestinesi messo a punto un piano per eliminare il successore di Arafat. Il metodo era quello classico dellautobomba imbottita desplosivo da far esplodere al passaggio del convoglio presidenziale.
Le indiscrezioni sulle trame islamiche sono state fatte filtrare dai servizi di sicurezza israeliani messi al corrente del piano durante i ricorrenti contatti con lintelligence palestinese responsabile della sicurezza del presidente. Soltanto qualche settimana fa, fonti della sicurezza palestinese avevano attribuito ad elementi delle Brigate Ezzedin Al Qassam, lala militare di Hamas, un complotto per lassassinio del presidente. In quelloccasione le forze di sicurezza fecero sapere di aver scoperto un tunnel di 20 metri scavato sotto il palazzo presidenziale in cui alloggia Abbas durante la permanenza nella Striscia di Gaza.
Il presidente continua intanto ad attaccare lesecutivo di Hamas rimproverando ai suoi ministri «discorsi e slogan bellicosi che rischiano di condurre allisolamento internazionale». La nuova sferzata arriva durante il discorso per il 58º anniversario della Nakba, ovvero la celebrazione dellattacco arabo al neonato stato israeliano trasformatosi, nel 1948, in quella «catastrofe» (nakba) che diede il via allesodo palestinese. Nel discorso registrato prima di volare in visita a Mosca, il presidente invita il premier dellAnp Ismail Haniyeh e tutta Hamas a riconoscere i piani di pace già siglati in passato dallAutorità Palestinese riconoscendo di fatto lesistenza dIsraele. Le dimostrazioni destremismo rischiano - secondo Abbas - di trascinare i palestinesi verso quella che il presidente definisce «la trappola preparata dagli israeliani per mettere da parte il negoziato utilizzando la scusa dellassenza di una controparte palestinese». Abbas si rivolge anche al governo israeliano invitandolo a metter da parte lidea di «una definizione unilaterale dei confini che rischia di uccidere per sempre il processo di pace, far divampare la violenza in tutta la regione ed incrementare lestremismo».
LUnione Europea continua intanto a studiare nuovi aiuti ai palestinesi. I finanziamenti, garantiti da un meccanismo capace di convogliarli sui conti della presidenza e di sottrarli al controllo di Hamas, dovrebbero incominciar ad affluire già dal prossimo mese.
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