Pianta organica all’Umberto I: la direzione chiede ai dipendenti di autocertificare il loro incarico

«L’ultima trovata della direzione generale per il rilancio dell’attività del Policlinico sarà quella di chiedere direttamente ai dipendenti - medici, infermieri, tecnici, amministrativi, ricercatori, assistenti e professori ordinari, circa 7mila professionisti in tutto - di autocertificare l’incarico che ricoprono nel nosocomio più importante d’Europa». Lo dichiara Gianni Romano segretario regionale della Fials. «La soluzione dell’autocertificazione - aggiunge - è stata proposta dalla direzione del Policlinico, durante una riunione con la rappresentanza sindacale unitaria regionale che, dopo averla accettata, con una nota indirizzata al personale, ne ha rilevato gli intenti. Lo scopo sarebbe quello di arrivare in tempi brevi alla formulazione della pianta organica dell’azienda Policlinico». «La Fials - continua Romano - ha trovato risibile e machiavellica la proposta di autocertificazione per censire il personale in servizio, non solo perché ci vorranno mesi se non anni, per incasellare il personale nell’organico partendo da zero ma soprattutto per il fatto che trattandosi di un nuovo inquadramento in ruolo, le dichiarazioni rilasciate dal personale dovrebbero essere necessariamente verificate una per una, con i tempi di lavorazione che si allungherebbero in modo incalcolabile. Quando abbiamo appreso di questa nuova iniziativa, siamo rimasti esterrefatti, per il modo estemporaneo con il quale si continua a pensare al futuro del Policlinico che, con un bilancio in rosso di circa 150 milioni di euro per il solo 2005, aspetta ancora dalla Regione Lazio le indicazioni e la moneta contante per risanare i conti». «L’unico segnale di cambiamento - conclude Romano - rimane per ora la richiesta che verrà fatta ai dipendenti di certificare, chi sono e che cosa fanno durante l’orario di lavoro. Altrimenti ci dovremmo chiedere come potrebbero essere stipendiati i dipendenti del Policlinico senza i riscontri oggettivi da parte dell’amministrazione.

Difatti dal certificato di stato di servizio che viene rilasciato a richiesta del dipendente e dai dati contenuti nel cedolino della busta paga, si può risalire a un numero di informazioni più che sufficienti per procedere da subito al varo della tanto attesa pianta organica».

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