Un piatto di rigatoni per combattere la mafia

Avanti a tutta forza con la battaglia - confidiamo non «donchisciottesca» - a favore della buona cucina, onesta dal punto di vista degli ingredienti e corretta per rapporto qualità-prezzo. Anche a pranzo, quando si esce dallo «scagno» per un pasto frugale che non dev’essere necessariamente - ma chi l’ha detto? - cattivo, disonesto e scorretto. Eppure, succede, eccome succede, nei bar che s’improvvisano ristoranti o nei ristoranti che s’improvvisano «stellati» e pretendono conti d’autore per piatti da orrore. Controproposte: la volta scorsa abbiamo parlato (bene, perché lo merita anche se è ancora in rodaggio) del «Genovese» di via Galata, oggi facciamo cenno sintetico a una conferma e a una segnalazione nuova (per i lettori). I due locali sono diversi, non paragonabili per vocazione, caratteristiche, ambiente e numero di coperti, ma accomunati dalla proposta di una cucina saporita e leggera, a prezzi adeguati alla forma e alla sostanza rispettive. La conferma è «A due passi dal mare» di via Casaregis 52r, cui si è dato merito all’esordio, quando Salvatore Balzano, con lo chef Giorgio Frisone, ha raccolto il testimone impegnativo dell’indimenticabile Papà Raffaele, e ne sta onorando degnamente il ricordo. Le proposte innovative, accanto a quelle ormai collaudate, sono altrettanti piatti unici sontuosi: condiggion di pesce; tortelli ripieni di gamberi saltati con zucchine, pomodoro fresco e gamberi di Santa; spiedino di tonno e calamaro con melanzane alla griglia. Vino anche a calice, atmosfera elegante, ma senza affettazioni. Più disinvolta la proposta di mezzogiorno di «Soho», via San Vincenzo 95r: carta al posto della tovaglia, menù meno ricco, ma pesce (della pescheria «gemella» al Porto antico) fresco e cucinato al momento. Il carpaccio di salmone e verdurine o la pastasciutta al sugo di ricciola meritano il nostro stomaco esigente, prima di rituffarsi nel travolgente quotidiano. Anche se - peccato di gola! - vi concedete una mousse al cioccolato bianco adagiata su fragrante pasta sfoglia.

«Coltelli»: la musica diffusa a volume troppo alto. Ma ci vuole poco a chiedere di ruotare la manopola, l’importante è che si mangi bene e si spenda il giusto. Questo succede, e tanto basta. A mezzogiorno, ma non solo.
ferruccio.repetti@ilgiornale.it

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