Chiusura in ribasso per la Borsa valori con l'indice Ftse Mib che segna un -0,97% a 20.609 punti, mentre l'All Share perde lo 0,86%. Dopo i rialzi di ieri sostenuti dall'annuncio di una maggiore flessibilità dello yuan, il listino milanese, in linea con i principali mercati europei, è tornato a scendere sull'onda dei nuovi timori sulla tenuta delle banche e sul debito sovrano dei Paesi dell'area euro (la moneta unica ha chiuso in calo). In Germania è sopra le attese l'indice Ifo che misura la fiducia delle imprese. Sull'andamento del paniere principale pesano le perdite tra i bancari: Intesa San Paolo (-2,62%) che ha rinviato la quotazione in Borsa di Fideuram, Ubi (-2,15%), Unicredit (-1,99%), Monte dei Paschi (-1,9%) e Bpm (-1,81%). Male anche Fonsai (-3,91%) e Bulgari (-2,52%) dopo i rialzi di ieri. Scende Fiat (-1,14%) nel giorno del referendum sull'accordo su Pomigliano d'Arco. In controtendenza Ansaldo (+2,35%) e Tenaris (+0,45%). Tra i pochi titoli in rialzo, anche Luxottica che guadagna lo 0,98% e Pirelli con + 0,1%. Tra gli energetici, tiene Eni (+0,12%)dopo che Goldman Sachs ha alzato il giudizio da «neutral» a «buy»: scendono A2A (-1,64%) ed Enel (-0,91%).
Le Borse estere. Tutte le Borse europee chiudono in calo . Londra cede lo 0,98%. Giù dello 0,83% Parigi e dello 0,38% Francoforte. Atene perde il 2% e Madrid lo 0,55%.
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