Chiusura positiva per la Borsa di Milano che, in scia al recupero di Wall Street, chiude poco sotto i massimi di seduta con il Ftse Mib che guadagna lo 0,91% a 21.308 punti e l'All Share lo 0,87% a 22.011. Gli indici sono saliti anche in mattinata grazie al buon risultato delle aste di titoli di stato in Spagna e in Italia, per poi perdere terreno con l'apertura negativa di Wall Street. In ripresa gli scambi dopo il periodo festivo, pari a 4,1 miliardi di controvalore. Rialzo da brivido per FonSai, che - dopo che Groupama ha confermato la possibilità di un ingresso diretto nel capitale con una quota del 17-20% - chiude con un +17,25%, tra scambi che hanno superato il 10,5% del capitale e pari a quasi sette volte la media giornaliera dell'ultimo mese. Fuori dal Ftse Mib, si mette in luce anche la controllante Premafin (+6,31%). All'opposto, scendono Fiat (-0,76%) e Fiat Industrial (-2,22%) con Exor (-2,16%) mentre i riflettori restano puntati sul referendum di Mirafiori. La maglia nera del Ftse Mib va però a Tenaris, che cede il 6,27% dopo alcune indicazioni negative sull'andamento dell'ultimo trimestre 2010; tra gli altri energetici, scende Saipem (-1,04%) mentre Eni guadagna l'1,27% ed Enel l'1,64%, quest'ultima aiutata da un report di Nomura. In rialzo le banche, guidate da Intesa Sanpaolo (+2,46%) e Unicredit (+2,78%); scivola invece Banco Popolare (-1,5%) in attesa dell'aumento di capitale, al via lunedì. Nel comparto industriale giù Pirelli (-2,95%) mentre sale Ansaldo (+1,1%); in rosso Bulgari (-1,06%) e Luxottica (-0,43%), bene gli assicurativi (Generali +2,83%, Unipol +4,94% dopo buone indicazioni sul 2011). Sul listino completo Risanamento balza del 23,68% dopo l'ok della Consob all'aumento di capitale da 150 milioni di euro; prese di beneficio su Pininfarina (-2,99%).
Le Borse estere. Chiusura sopra la parità per le Borse del Vecchio Continente anche se l'indice paneuropeo FtsEurofirst 300 termina a 1.156,63 punti (-0,6%). I mercati assorbono le parole del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che mette in guardia dai rischi di pressioni inflazionistiche lasciando intravvedere la possibilità di un prossimo rialzo dei tassi di interesse.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.