Piazza Affari contiene il calo grazie ai titoli bancari, -0,27%. Giù Telecom

La Borsa valori, influenzata dall'andamento negativo di Wall Street e dalle conseguenze economiche del terremoto in Giappone, chiude con un ribasso comunque inferiore rispetto a quelli registrati dalle altre principali piazze del Vecchio Continente, grazie al rialzo dei titoli del settore del credito, che a Milano hanno un peso maggiore. L'indice Ftse Mib segna un calo dello 0,27%, All Share a -0,36%. Per Piazza Affari una seduta incerta, contrassegnata da diverse oscillazioni, con gli indici passati da un minimo del -0,6% a un massimo del +1,2% e poi ancora in calo. Operatori indecisi sulla direzione da prendere, da una parte il dopo-terremoto, dall'altra l'esuberanza dei bancari anche per un report positivo di Jp Morgan sul settore. Poco per volta il lavoro si è fatto selettivo, con le vendite che hanno inciso su quei settori che più potrebbero risentire le conseguenze del sisma, dal lusso, per cui il Giappone è un mercato importante, all'energia, per le perplessità sulla costruzione delle centrali nucleari, alle assicurazioni. Telecom chiude con un calo del 3,09%, dopo che nel pomeriggio è trapelata la notizia dell'indagine condotta dai Pm milanesi su Luca Luciani, che gli accordi raggiunti tra i soci vedono come nuovo direttore generale, e sull'ex ad Riccardo Ruggiero. Nell'energia deboli Enel (-1,69%) ed Eni (-1,95%), Saipem -1,45%. Edison sale dello 0,23%, mentre oggi il cda ha rinviato al 21 marzo l'esame del bilancio. Controcorrente Enel Green Power (+2,59%). Male Fiat (-2,60%) che sconta la debolezza del settore, con Exor (-4,32%). Tra gli assicurativi Generali -1,55%; Fonsai -3,35%, giù anche gli altri titoli del gruppo, con Premafin -3,38% e Milano -2,99%. Nel lusso scendono Luxottica (-1,74%), Safilo e Marcolin (-4,21%), Tod's finisce in rialzo (+1,77%) dopo i buoni conti 2010 con dividendo in aumento. In evidenza le banche, confortate dal rafforzamento del fondo europeo che dovrebbe consolidare la situazione del debito dei Paesi periferici. Unicredit +3,84%, Intesa +1,63% (domani i conti), Banco Popolare +1,88%. Azimut (+4,02%) sale per un report positivo e dopo un accordo che le consente di sbarcare sul mercato turco. Male la Lazio (-6,71%) che dopo la sconfitta esce dalla zona Champions.
Le Borse estere. Chiusura negativa per le Borse europee, che subiscono le conseguenze del sisma in Giappone.

Oltre al comparto assicurativo, soffrono le utilities legate al nucleare. Il Dax di Francoforte perde l'l,65%. Il Ftse 100 di Londra scivola dello 0,92% mentre a Parigi il Cac40 segna -1,29%. Bene Madrid, dove l'Ibex guadagna lo 0,17%.

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