Chiusura positiva per la Borsa di Milano che, sostenuta dalla corsa dei finanziari, è la migliore in Europa con il Ftse Mib che guadagna sul finale lo 0,82% a 22.823 punti e l'All Share lo 0,7% a 23.422. Una seduta caratterizzata da un lato dal riscatto delle banche, sostenute dai risultati migliori delle attese di Barclays, e dall'altro da una pioggia di dati macro contrastanti dagli Usa. Negativa Wall Street dopo l'avvio poco mosso. In ripresa gli scambi, risaliti a 3,1 miliardi di controvalore. Tra i titoli principali, vola Mps, che stacca il risultato migliore con un +5,38%, ai massimi di giornata. Seguono Unicredit (+3,25%), promossa da «sell» a «buy» da Société Générale, e Intesa Sanpaolo (+3,1%); bene Ubi Banca (+2,53%) e Bpm (+1,6%). Salgono Fonsai (+1,43%) e Generali (+0,3%) mentre Mediolanum lima lo 0,07%. Scivolone di Parmalat (-3,24%) dopo la conferma dello stop alla distribuzione in dividendi di più del 50% degli utili, a seguito del via libera all'emendamento al Milleproroghe che impedisce appunto modifiche allo statuto per la distribuzione di dividendi: in giornata sono passati di mano 52 milioni di pezzi, quasi cinque volte la media giornaliera dell'ultimo mese e pari al 2,9% del capitale. In rosso Mediaset (-1,19%) peggiorata in tarda mattinata in scia alla richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi. Poco mossa Telecom (+0,38%), balzo per Stm (+3,13%). Contrastata la galassia del Lingotto, con Fiat Industrial che cede il 2,09%; in rosso Exor (-0,72%) mentre Fiat Auto guadagna un contenuto 0,14% nel giorno dell'audizione alla Camera dell'amministratore delegato Sergio Marchionne. Tra gli energetici sale Eni (+0,66%), Enel perde lo 0,81%, Saipem +0,27% con la revisione al rialzo del prezzo obiettivo da parte di Crédit Suisse. Fuori dal Ftse Mib in evidenza Rcs (+2,15%) con Diego Della Valle pronto a salire «moltissimo» nel capitale. Rialzo per Beni Stabili (+3,18%) nel giorno della presentazione della strategia al 2013, che prevede la progressiva crescita della distribuzione dei dividendi; Astaldi segna +4,17% all'indomani dei conti. Rimbalza Falck Renew (+3,57%), spicca il volo Olidata (+16,83%) dopo il deposito del decreto di omologazione dell'accordo di ristrutturazione del debito. (
Le Borse estere. Chiusura mista per le Borse europee, che risentono del calo di Wall Street dopo i dati sulle vendite al dettaglio Usa, cresciute meno del previsto a dicembre. In Europa le Borse erano partite bene, sulla scia dei dati sull'inflazione cinese, salita del 4,9% a gennaio, meno delle attese.
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