Piazza Affari riesce nel rimbalzo dopo le pesanti perdite registrate nelle ultime due sedute. Complici le rassicurazioni sulla manovra, Milano è la migliore d'Europa e l'unica a chiudere col segno più tra le principali piazze del Vecchio continente. L'indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dell'1,18% a 18.510 punti, mentre l'All Share ha segnato un +1,08%. Dopo una prima parte di mattinata in netto calo, con il Ftse Mib che ha toccato un minimo di -4,85%, gli indici avevano azzerato le perdite circa un'ora prima del giro di boa della metà seduta, spinte dal buon andamento del comparto bancario,dopo le ultime due sedute in sofferenza. Brillano Bpm (+7,32%), Unicredit (+5,89%), Mps (+5,20%) e Ubi (+5,52%). Molto bene anche Intesa Sp (+3,34%), Mediobanca (+2,03%), e Banco popolare (+2,48%). Ma la migliore performance del paniere principale la realizza Azimut (+8,11%), con Mediolanum in rincorsa (+4,23%). Assicurativi contrastati con Fonsai (-2,95%) e Generali (+1,46%). Andamento a due velocità anche per gli energetici con Enel (-0,92%) ed Eni (+0,26%). Tre gli industriali, corre Fiat (+3,65%) dopo il calo registrato ieri; giù Impregilo (-2,43%). In netto ribasso anche Stm (-3,85%). Bene Telecom (+1,80%). Ancora occhi puntati sui titoli coinvolti dalla sentenza del Lodo Mondadori. Dopo l'annuncio che la Fininvest pagherà il risarcimento alla Cir di De Benedetti, Mediaset chiude a +0,69%. Mentre, fuori dal paniere principale, Mondadori segna un +2,58%, Cir un +1,20% (in calo le altre società di De Benedetti: L'Espresso -1,69%, Cofide -1%).
Le Borse estere. In flessione gli altri listini del Vecchio Continente, che risentono della crisi del debito europeo, mentre a Bruxelles i leader Ue non escludono più un default selettivo della Grecia. A Londra l'indice Ftse 100 scende dell'1,02%.
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