Piazza Affari in netto calo (-4%). Soffrono Unicredit, Fiat e i petroliferi

Chiusura in pesante calo per Piazza Affari con il Ftse Mib che ha perso il 4,17% e il Ftse All Share sceso del 4,03%. A pesare sugli indici sono stati soprattutto i titoli petroliferi, penalizzati dal netto ribasso del prezzo del greggio, sceso sotto i 68 dollari il barile, e i titoli bancari, protagonisti del rally degli ultimi mesi. Perdite sensibili in particolare per Saipem (-6,30%), Unicredit (-4,48%) e Tenaris (-5,23%). Con il ribasso accusato oggi, il Ftse Mib ha perso circa il 9,9% rispetto al massimo del rally di primavera toccato l'11 giugno scorso. Prima di allora, l'indice delle blue chip aveva guadagnato il 63,1% rispetto al minimo toccato il 9 di marzo. Proprio i titoli bancari, che avevano guidato la corsa ai rialzi fra marzo e maggio, sono stati fortemente penalizzati nel corso delle ultime sedute e anche oggi hanno accusato decisi cali. Oltre a Unicredit, hanno chiuso in netta flessione Banco Popolare (-3,16%), Monte dei Paschi (-2,17%), Banca popolare di Milano (2,67%), Mediobanca (-1,73%) e Ubi Banca (-4,02%). Deciso anche l'arretramento degli assicurativi con Fondiaria-Sai che ha ceduto il 5,82%, Alleanza il 2,35% e Mediolanum il 3,71%. Male anche la Fiat che ha terminato in ribasso del 4,76% a 6,6 euro nonostante l'ottimismo espresso dall'ambasciatore italiano in Germania Antonio Puri Purini, secondo cui la partita Opel non è ancora chiusa. Il Lingotto è tuttavia rimasto coinvolto dal ribasso accusato dall'intero comparto dell'auto anche sulla decisione di S&P di ridurre il debito a lungo termine di Renault. Fra i pochi titoli che hanno chiuso in rialzo, da segnalare Campari (+1,48%), Geox (+0,15%) e Terna (+0,73%), nonostante lo stacco della cedola. Male anche le altre Borse europee. A Londra (-2,57%) peggiore titolo è Yell (-13,5%) seguita da Enterprise Inns (-9,1%). In controtendenza fra i minerari Anglo American (+4,6%) sulla proposta di fusione da parte di Xstrata (-6,7%).

A Francoforte (-3%) scivolano i bancari con Commerzbank (-6,9%) e Deutsche Bank (-6,7%), forti vendite anche su Man (-6,8%). A Parigi (-3%) va a picco Alcatel-Lucent (-8,5%) dopo che il titolo è stato retrocesso da «neutral» a «underperform» da parte di Merrill Lynch. In controtendenza Carrefour (+1,2%).

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