Recupera sul finale ma chiude in deciso calo Piazza Affari, con il Ftse Mib che perde l'1,58% e termina sotto i 20mila punti, a 19.649; giù anche l'All Share, -1,58% a 20.218 punti. A pesare, come su tutte le Borse europee, una Wall Street di intonazione negativa, influenzata dal dato sulla vendita delle case già esistenti, pubblicato nel pomeriggio e risultato mai così scarso da maggio 1995. La Borsa di Milano è arrivata a perdere oltre il 2,5% nel tardo pomeriggio, subito dopo la diffusione dei numeri sul mercato immobiliare Usa, per poi recuperare nelle battute finali, riportandosi sui livelli della mattinata. In crescita gli scambi, pari a 2,1 miliardi di controvalore. Il Ftse Mib, sceso sotto i 20mila punti in chiusura solo due volte nell'ultimo mese e mezzo, si è riportato oggi sui livelli della prima settimana di luglio. A pesare sul listino, in particolare, il ribasso del comparto bancario, appesantito da un report di Goldman Sachs nella settimana che vedrà concludersi la diffusione delle semestrali (sono attese quelle di Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Ubi Banca e Bpm): Unicredit, scesa di oltre il 4% nel pomeriggio, chiude in calo del 2,51%, Mps -2,1%, Ubi Banca -2,13%, mentre contiene le perdite Intesa Sanpaolo (-0,66%). In rosso anche assicurativi (Generali -1,25%) e risparmio gestito (Azimut -1,73%). Male cementi e costruzioni: maglia nera per Impregilo (-4,16%) seguita da Italcementi (-3,07%) dopo l'allarme sui ricavi del 2010 lanciato dalla irlandese Crh per le incertezze negli Usa. Seduta negativa anche per Fiat (-2,02%), che resta al centro dell'attenzione per la vicenda dei tre operai licenziati e poi reintegrati di Melfi; la controllante Exor cede il 2,54% dopo il balzo di ieri. Tra gli industriali anche Prysmian scivola a -3,73%, mentre Pirelli si limita a un -0,76%. Tra gli energetici, Eni perde l'1,65% ed Enel l'1,14%; segno positivo per titoli più difensivi come Snam rete gas (+0,07%) e Terna (+0,24%). Per il resto, il Ftse Mib è per lo più tinto di rosso: da Telecom (-1,84%) a Stm (-2,45%). Spunti positivi tra i titoli minori: ancora in evidenza Camfin (+2,46%), brillanti i «soliti» Stefanel (+13,21%), Pininfarina (+5,19%) e Olidata (+6,92%). Nuovo balzo anche per Investimenti e Sviluppo (+14,94%), in asta di volatilità per quasi tutta la seduta mentre è in corso l'aumento di capitale.
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