Deciso rialzo per Piazza Affari, che interrompe la serie negativa chiudendo la seduta con il Ftse Mib che segna +2,41% a 19.556 punti e l'All Share +2,37% a 20.251 punti. Una ventata di ottimismo ha contagiato oggi tutti i mercati europei e, a seguire, Wall Street grazie a una serie di dati macro positivi arrivati in mattinata dalla Cina e nel pomeriggio dagli Usa. Occhi puntati questa sera sul Beige Book della Fed, che darà nuove indicazioni sullo stato dell'economia. In flessione gli scambi, scesi a 3,4 miliardi di controvalore dopo il picco di ieri.
A Milano in evidenza i titoli del comparto bancario guidati da Unicredit che, in grande spolvero, guadagna il 6,51%, tra scambi imponenti: più di 612 milioni di pezzi passati di mano, quasi tre volte la media giornaliera dell'ultimo mese e titolo più scambiato della giornata. In rialzo l'intero settore: Intesa Sanpaolo guadagna il 2,74%, Ubi Banca +4,07%, Banco Popolare +3,22%. Rialza la testa nel pomeriggio anche Bpm, in difficoltà in avvio, e chiude a +1,51%. Balzo simile anche per Fonsai(+6,13%), all'indomani degli accordi relativi a cessioni immobiliari che porteranno una boccata d'ossigeno alla galassia Ligresti,cui si associa, fuori dal paniere principale, Milano Assicurazioni (+6,39%); nella galassia Ligresti, chiude in rosso invece Premafin (-5,89%). Bene il comparto assicurativo (Generali +2%) e Telecom Italia (+3,42%). Fiat, nel giorno della diffusione del dato sulle immatricolazioni di novembre, guadagna il 4,63% in un comparto auto in rialzo a livello europeo grazie a un report positivo di Nomura; bene anche la controllante Exor (+4,43%) e Pirelli (+3,76%). Si segnala anche Mediaset (+3,93%) grazie alla promozione incassata dagli analisti di Bofa-Merrill Lynch. Tra i pochi ribassi sul Ftse Mib ci sono Finmeccanica (-0,34%) e Terna (-1,82%); nel comparto energetico, salgono Enel (+1,66%), Eni (+0,39%) e Saipem (+2,68%).
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