Piazza Affari soffre con l’Europa

Giù bancari ed energia, Atlantia tiene

La settimana si apre in netto ribasso a Piazza Affari, in linea con gli altri mercati europei, in una seduta appesantita un pò ovunque dai finanziari, sui timori di nuove svalutazioni legate ai mutui subprime e innescati questa volta dalle difficoltà del gruppo britannico Bradford & Bingley, che ha segnato un tonfo del 24%, dopo aver stimato un crollo del 48% negli utili dei primi quattro mesi dell’anno e aver annunciato che il fondo americano Tpg ne ha rilevato il 23% con un investimento per 179 milioni di sterline. L’indice Mibtel ha ceduto l’1,37% a 25.247 punti, mentre lo S&P/Mib ha lasciato l’1,53% a quota 32.717. L’All Stars ha chiuso in calo dello 0,41% a 13.080 punti. Tra gli istituti di credito, Banco Popolare lascia il 2,4% a 12,58. Unicredit cede il 2,24% a 4,3925, Intesa Sanpaolo il 2,02% a 4,13. In decisa controtendenza Italease (più 3,06% a 7,55) dopo aver guadagnato fino al 7,56% nel corso della seduta. Prese di beneficio si registrano nell’energia, con Enel in calo dello 0,48% (a 7,19) ed Eni in frenata dello 0,92% a 25,94, in linea con gli altri titoli del comparto petrolifero europeo. Vendite su Parmalat, in flessione del 4,24% a 1,785, dopo una sospensione nel corso della seduta. Mediaset termina in calo dell’1,72% a 5,15. Stm cede il 4,41% a 8,02. Mondadori lascia il 4,28% a 4,4875. Unica «big» del listino in controtendenza è Atlantia, nel finale in rialzo dello 0,69% a 23,26.

Chiudono in rosso anche le principali Borse europee: l’indice Ftse 100 a Londra cede lo 0,76%, il Cac 40 di Parigi lascia sul terreno l’1,58% e il Dax 30 di Francoforte perde l’1,24%. In controtendenza lo Smi di Zurigo che guadagna lo 0,59 per cento.

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