Dalla manifestazione di commemorazione per la tragedia di piazza Alimonda a una denuncia in Procura. Adesso sotto accusa finisce anche il questore Salvatore Presenti. «Violazione dei diritti» in democrazia. Le accuse, pesanti, arrivano proprio dai suoi agenti. Almeno quelli iscritti al sindacato di polizia Coisp. Il numero uno di via Diaz, che con una discussa scelta domenica ha preferito ancora una volta lasciare la piazza al corteo dei Giuliani, piuttosto che agli agenti in borghese e a tanti pacifici cittadini al loro fianco, dovrà giustificarsi di fronte ai magistrati.
«Questioni di ordine pubblico - aveva detto Presenti - non si possono fare nella stessa piazza e nello stesso giorno due manifestazioni». In questura comincia così la guerra a colpi di carte bollate. Ieri il segretario nazionale del Coisp Franco Maccari si è incontrato con i legali del sindacato. Stanno studiando nei dettagli lazione giuridica da intraprendere per vedere riconosciuti il diritto del sindacato a manifestare come qualsiasi altra associazione di cittadini.
«Presentiamo una denuncia contro il questore di Genova - dice Maccari - per violazione dei diritti in democrazia. Dopo il niet dell'anno scorso perché la nostra richiesta di manifestare in piazza Alimonda il 20 luglio era stata depositata in ritardo, quest'anno abbiamo ricevuto un altro niet. Nonostante avessimo scritto al questore, al prefetto e al sindaco la nostra volontà di scendere in piazza domenica scorsa, esattamente il 19 luglio 2007. Ben un anno prima. Ne avevano del tempo per comunicarci qualcosa. Invece il questore non ci ha nemmeno degnato di una risposta. Abbiamo appreso soltanto dai giornali la sua decisione. È uno scandalo. Gli agenti di polizia sono cittadini come gli altri. Veramente non violenti. Hanno più doveri. Ma almeno che sia riconosciuto che abbiano gli stessi diritti».
«Non ci perdiamo comunque d'animo - attacca il segretario provinciale del Coisp Matteo Bianchi - oltre alla denuncia contro il questore presenteremo, nei prossimi giorni, un'altra richiesta per manifestare in piazza Alimonda il 20 luglio 2009. Forti anche del sostegno della maggior parte dei genovesi che ringraziamo per il loro caloroso appoggio. Poi inoltreremo la richiesta nuovamente al questore, al prefetto e al sindaco Marta Vincenzi, che non ci ha mai nemmeno degnato, non dico di un incontro, ma nemmeno di una telefonata di solidarietà, mentre ha incontrato numerose volte i no global. Voglio vedere se con migliaia di firme ci negheranno ancora il permesso di manifestare».
Molti mass media hanno taciuto e nascosto il caso Coisp e alcuni genovesi hanno bollato come semplice provocazione la scelta del sindacato degli agenti di polizia a manifestare in piazza Alimonda. «La nostra migliore vittoria - continua Bianchi - è l'appoggio morale di tantissimi genovesi, senza colore politico, testimoniato online, con lettere e telefonate».
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