In piazza contro le tasse della sinistra

«Contro Veltroni, contro Prodi, contro le tasse inique di questa sinistra». Questo lo slogan della manifestazione di ieri della Cdl, in piazza San Marco, che ha raccolto la partecipazione spontanea anche di un centinaio di cittadini e passanti. All’appuntamento i capogruppo Gianni Alemanno, Marco Marsilio, Michele Baldi, Dino Gasperini, insieme ai gruppi consiliari di An, Forza Italia, Udc. La manifestazione era a sostegno della proposta di delibera popolare lanciata nei giorni scorsi da An per l’abbattimento al 4 per mille dell’Ici sulla prima casa e che proprio ieri, nonostante la mobilitazione, è stata respinta dal Consiglio comunale, che ha sì abbassato l’aliquota, ma portandola al 4,9 al 4,6 per mille.
«Avevamo raccolto il doppio delle firme necessarie - dice Marsilio - C’è da dire, però, che è proprio grazie alle nostre pressioni, se la manovra di bilancio 2007 Causi ha fatto scendere l’imposta al 4,6 per mille». Il gruppo di An ha presentato un nutrito pacchetto di emendamenti. Il più importante, secondo Marsilio, chiede il finanziamento dei sondaggi archeologici per i piani di edilizia economica e popolare: «Con una modesta cifra si anticiperebbero di un anno i programmi per la casa. In una città flagellata dagli sfratti, sarebbe inspiegabile la bocciatura di quest’emendamento». Per il capogruppo di An è importante fare chiarezza sugli investimenti: «Parlo del finanziamento di quei prolungamenti della metro che abbiamo ottenuto di inserire nel Prg. Cecchignola-Tor Pagnotta nella B, Eur-Grotta Perfetta nella D, non compaiono mai nel libro dei sogni di Veltroni. Esistono forse metropolitane di destra e di sinistra?».
Tutti i consiglieri della Cdl contestano l’ottimismo di facciata della giunta ed i conti di Causi: «Il bilancio di Veltroni si regge per un 10 per cento grazie ai prestiti bancari, - rimarca Gasperini - abbiamo sfondato il tetto dell’indebitamento del 7 per cento, siamo prossimi alla bancarotta. Altro che città di celluloide». Fra i manifestanti anche il senatore di An Domenico Gramazio: «Chiediamo l’Ici al 4 per mille, perché la legge non consente di andare al di sotto. Ma mi accingo a presentare in Senato una proposta di legge per l’abbattimento totale dell’imposta sulla prima casa». In piazza al gran completo anche quelli di Forza Italia, da Aurigemma a Pomarici: «Questa dell’Ici è una battaglia di giustizia sociale - dice il capogruppo Michele Baldi - i soldi prelevati da questa imposta non vanno neanche a sostenere politiche alloggiative ma a risanare conti sbagliati». L’Ici è al centro delle discussioni. Per il capogruppo di An a Palazzo Valentini Piergiorgio Benvenuti «il governo di centrosinistra e la giunta Veltroni stanno colpendo con questa imposta le fasce più deboli». Il sit-in si conclude verso le 18.
A margine della manifestazione, il consigliere di An Fabio Sabbatani Schiuma - che ha presentato 5mila fra emendamenti al bilancio ed ordini del giorno - aveva annunciato che, in caso di approvazione della proposta di delibera di iniziativa popolare presentata da An sulla riduzione dell’Ici al 4 per mille, era pronto «a ritirare tutti gli emendamenti», perché riteneva che si sarebbe fatto «un passo importantissimo a difesa di tutti i cittadini da una tassa iniqua».

Ora che la delibera è stata respinta, invece, sostiene che «l’atteggiamento morbido di An non ha dato frutti ber il bene della gente». «Preferisco farmi una o più notti bianche in consiglio comunale per un’opposizione che ha provato inutilmente ad essere costruttiva - dice - ma alla quale non resta che rimanere intransigente».

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